L'inchiesta

Trovato morto in casa per overdose: sono tre gli indagati

Maicol Damiani, 36 anni, di Biella, era scomparso da giorni con il padre e la fidanzata che lo cercavano.

Trovato morto in casa per overdose: sono tre gli indagati
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Non è ancora stata messa la parola fine all’inchiesta avviata per la morte di Michael Damiani (nella foto), il giovane uomo di Biella, 36 anni, trovato esanime nella sua abitazione di via Sebastiano Ferrero all’inizio del mese di agosto scorso. L’autopsia avrebbe confermato che il decesso sarebbe avvenuto per overdose di una sostanza sulla quale sono ancora in corso degli accertamenti. Le indagini - che stanno procedendo nel riserbo più assoluto - sono state affidate ai poliziotti della Squadra mobile e sono coordinate dal Pubblico ministero Dario Bernardeschi. Ci sarebbero già tre persone indagate, due uomini e una donna, tutte residenti nella palazzina di via Sebastiano Ferrero dove l’uomo era stato trovato cadavere e tutti conosciuti alle forze dell’ordine per fatti legati alla droga. Per il momento non è ancora del tutto chiaro quali siano le accuse mosse nei confronti dei tre. Addirittura verrebbero ipotizzate sia il più lieve reato di “morte o lesioni come conseguenza di altro delitto” in quanto per gli inquirenti potrebbero aver fornito loro alla vittima la sostanza che poi lo ha ucciso, sia la pesantissima accusa di omicidio. Per ora tutti e tre restano indagati, come si suol dire, a piede libero. I tre sarebbero inoltre accusati di reati minori in quanto non avrebbero fatto trovare il corpo del conoscente nell’immediato. La vittima, infatti, era stata trovata dai parenti almeno una settimana dopo la morte.
Michael, per il quale il papà e la ex fidanzata, avevano lanciato un appello nei giorni precedenti il ritrovamento del corpo in quanto, non dava più sue notizie dallo scorso 27 luglio.

Il ritrovamento

Dopo che la vicenda della scomparsa era stata presa in carico dalla Polizia di Biella, Michael era stato trovato esanime nella sua abitazione di via Sebastiano Ferrero. Secondo quanto trapelato da fonti investigative, il decesso risaliva ad almeno una settimana prima. Le cause della morte sono venute alla luce solo dopo l’esame autoptico.

Chi era

Michael aveva perso la mamma, alla quale era legatissimo, un paio di anni fa. Mentre il padre si era trasferito in Sardegna, sua terra d’origine, per rifarsi una vita, il figlio era rimasto a Biella. Da quanto scriveva sui social, Michael lasciava trasparire addirittura dei dubbi sulla morte della madre. In un breve scritto, l’uomo meditava propositi di vendetta nei confronti di una terza persona, che riteneva forse responsabile di quella grave perdita.
«Ti amo mamma - scriveva Michael - mi manchi tantissimo. Senza te più niente è come prima e a volte spero di venirti a trovare presto, ma mi accontenterei di vendicarti (...). Guarda come eri bella, ora pensa solo a riposare in pace. Sarai sempre nel mio cuore. Nonostante i tuoi errori sei stata una mamma favolosa».

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