Zumaglia: «Via le antenne dal castello del Brich»
Prima saranno tolte quelle delle forze dell’ordine. Il caso continua a far discutere. Martedì nuova riunione con il gruppo di “amici” che vuole tutelare l’area.
Prima saranno tolte quelle delle forze dell’ordine. Il caso continua a far discutere. Martedì nuova riunione con il gruppo di “amici” che vuole tutelare l’area.
Il caso
Nei prossimi giorni si procederà alla rimozione delle antenne che le Forze dell’ordine hanno piazzato negli anni al castello del Brich di Zumaglia. Dove saranno piazzate ancora non si sa, ma pare la conseguenza di quanto denunciato nelle settimane scorse sulle condizioni dell’area. Molto probabilmente, visto l’interessamento della Soprintendenza a questa vicenda, anche le altre antenne legate ai servizi dovranno essere rimosse. Il tutto alla vigilia di un importante serata sul futuro del Brich, che si terrà martedì prossimo, nella palestra di Zumaglia, alle 20,45, a cura degli amici del Brich.
«Il tutto - dicono i consiglieri di minoranza Iuri Toniazzo e Franco Della Valle - nell’attesa che il sindaco del Comune di Zumaglia convochi il Consiglio comunale richiesto dall’opposizione. Assise nel corso della quale per la prima volta potrebbero contestualmente sfilare in audizione sia i gestori sia la proprietà, ovvero l’Unione Montana Valle Cervo, così come il Sindaco del Comune di Ronco Biellese. C’è un’unica strada da percorre, ovvero quella della responsabilità e del buon senso. Nell’ordine, avviare un proficuo dialogo con i gestori del sito che ad oggi manca; responsabilizzare ed essere di stimolo all’Unione Montana Valle Cervo, istituzionalizzare e legittimare la nascita del comitato spontaneo “Amici del Brich” in ente/associazione e mantenere un “tavolo di crisi” aperto, almeno in questa fase emergenziale per fronteggiare al meglio il fenomeno. Abbiamo il sospetto che il sindaco De Faveri stia cavalcando l’onda del “Brich” per una mera questione di visibilità o per dare sfogo al suo smisurato ego. Zumaglia, non va dimenticato, per anni ha ospitato una discarica gestita in modo selvaggio, la cui bonifica, intrapresa per opera dell’ex sindaco Elvezia Delvento in tempi recenti, non è stata ancora ultimata; non solo il sindaco De Faveri e la sua giunta non hanno ad oggi destinato al sito che sorge a monte sia di un corso d’acqua sia di un pozzo dell’acquedotto, alcuna risorsa. Così come la commissione ad “hoc” istituita in seno al Consiglio Comunale per monitorare proprio il degrado del “Brich” e altri fenomeni analoghi sul territorio, De Faveri non l’ha mai convocata, nonostante i nostri molteplici appelli». Martedì si discuterà anche di queste novità.