Cossato: quindici anni senza Giuliana Pizzaguerra
L’ex insegnante e assessore ha lasciato un vivido ricordo del suo operato.
L’ex insegnante e assessore ha lasciato un vivido ricordo del suo operato.
La vita
Ieri, venerdì, sono ricorsi i quindici anni dalla prematura scomparsa di Giuliana Pizzaguerra (foto), stroncata da un tumore. La donna, originaria di Lessona, era stata per ben 14 anni assessore all’istruzione ed alla cultura del Comune di Cossato, dapprima con il sindaco Sergio Scaramal e poi con il suo successore Ermanno Bianchetto Buccia, dando prova di non comuni doti di capacità e di equilibrio.
Giuliana era anche stata, per alcuni decenni, una apprezzata insegnante di scuola media, in modo particolare alla ‘’da Vinci’’ di Cossato.
Era stata un’assessore capace e preparata che, pur nelle diverse valutazioni, e nei contrasti, aveva sempre rispettato la parte avversaria ed agito con onestà e correttezza, doti piuttosto rare in questi tempi. Oltre ad impegnarsi con grande slancio nel mondo della scuola (ricordiamo il suo contributo alla Lis, la lingua italiana dei segni), il ripristino del teatro comunale, la promozione della scuola di danza all’interno del teatro, il sostegno all’Istituto Civico Musicale di Villa Berlanghino, l’inaugurazione dell’Ecomuseo del Cossatese e delle Baragge a Castellengo, il ripristino dell’annuale Fiera dell’agricoltura e la creazione del Polo culturale del Biellese orientale a Villa Ranzoni. A lei, un anno dopo,le venne dedicata la sala eventi.
I ricordi
«Quando, nel 2004, sono stato eletto sindaco, ricorda l’allora primo cittadino Ermanno Bianchetto Buccia - non avevo avuto dubbi: all’istruzione l’avevo subito confermata come assessore, incarico che già ricopriva, da dieci anni con Sergio Scaramal. Infatti, aveva una grande abilità ed esperienza amministrativa e si impegnava molto nel suo ruolo ed in tutti i settori».
L’attuale sindaco Enrico Moggio si è, così, espresso: «Giuliana Pizzaguerra è stata una persona straordinaria che, ancora oggi, dopo 15 anni dalla sua scomparsa, tutti ricordano la sua dedizione alla famiglia e la sua forte passione per l’insegnamento. Ma viene pure ricordata , in città, per il segno indelebile che la sua attività di amministratore ha lasciato nel tessuto sociale di Cossato. Ha, infatti, attivato e promosso tanti progetti importanti, che tengono vivo il suo ricordo, ed anche per la sua umanità, equilibrio e capacità, che non può che essere di esempio, anche per noi, che, oggi, siamo chiamati ad amministrare la città».
F.G.