La lettera degli organizzatori

A Biella una manifestazione a sostegno della Palestina

Sabato 18 novembre alle 15 la partenza dal piazzale dello stadio di Biella.

A Biella una manifestazione a sostegno della Palestina
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Un pezzo di società biellese, comunità di uomini e di donne, intende manifestare per chiedere l’immediata fine dell’azione militare israeliana nella striscia di Gaza e la fine della “caccia al palestinese” in Cisgiordania: la manifestazione a sostegno della Palestina avrà partenza dal piazzale dello stadio (verso la piscina) alle ore 15. «Prendiamo la parola e la piazza - si legge in un comunicato firmato dai Biellesi per la Palestina libera - per dire che le azioni di Israele non sono giustificate, sono figlie della cultura della vendetta, estranea a quella che può chiamarsi civiltà. Quella in corso non è una guerra contro Hamas, che non rappresenta il popolo palestinese e non può essere sconfitta militarmente, ma una sistematica “pulizia etnica” che ha radici profonde, inizia con la cacciata dei palestinesi dalle loro case e dalle loro terre 75 anni fa».

A Biella una manifestazione a sostegno della Palestina

«Israele non è l’avamposto della democrazia occidentale - continuano - è l’ultimo paese al mondo in cui esiste l’apartheid; Gaza è una prigione a cielo aperto di 365 Kmq, non si può uscire o entrare senza il permesso di Israele; in Cisgiordania i coloni controllano, con le armi, acqua e strade alle quali i palestinesi non hanno accesso; le discriminazioni nei confronti della minoranza araba sono istituzionali; Israele non rispetta sistematicamente le risoluzioni dell’Onu e calpesta il diritto internazionale: Israele - commentano - non è un paese democratico».

manifestazione a sostegno della Palestina

Il bilancio di una guerra non ancora finita

«Quasi 10mila morti, di cui un terzo bambini, non sono “effetti collaterali” - si legge - ma un massacro che prende la forma del genocidio. Dobbiamo fermare il massacro, solo la fine dell’occupazione israeliana può riportare la pace. Per la nascita di uno stato democratico, laico e pluralista, in cui ebrei, musulmani e cristiani possano convivere e garantire così la sopravvivenza del popolo palestinese e di quello ebraico».

Un'Europa disinteressata

«Chi oggi in Europa parla di due popoli e due stati è un’ipocrita - concludono - Israele non ha mai voluto questa soluzione: gli insediamenti illegali in Cisgiordania lo dimostrano. L’Europa non ha mai agito su Israele perché questa soluzione si potesse concretizzare. Per tutto ciò queste comunità biellesi di uomini e di donne indicono una manifestazione per sabato 18 novembre, con partenza del corteo dal piazzale dello stadio (verso la piscina) alle ore 15».

 

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