Il dramma

Morto in casa Don Scandurra

Il prete che regalava cannabis legale, che si era trasferito giovanissimo a Biella, ma che esercitava a Diano Borrello in Liguria aveva 68 anni

Morto in casa Don Scandurra
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È stato trovato morto nella sua casa canonica a Diano Borello, sulle alture di Diano Marina, dove da anni era parroco. Don Giuseppe Scandurra aveva 68 anni (nato a Messina il 4 giugno 1955) e giovanissimo si era trasferito a Biella con i genitori (il padre Saverio, la mamma Giovanna Ata). A Biella aveva vissuto fino a quando decise di intraprendere gli studi teologici presso la diocesi di Foligno, divenendo sacerdote il 1° ottobre del 1995 nella chiesa cattedrale di san Feliciano in Foligno.
E a Biella farà ritorno, per riposare nella tomba di famiglia, dopo il funerale in programma oggi, alle 15, nella sua chiesa di Diano Borello. Celebrerà le esequie il vescovo di Albenga Imperia Guglielmo Borghetti.

Mancato il prete che regalava cannabis legale

Don Giuseppe Scandurra era un prete sicuramente originale. Nel marzo dello scorso anno il Vescovo Borghetti gli impose 30 giorni di sospensione "a divinis" dopo che attraverso la sua pagina Facebook aveva annunciato con un post che avrebbe regalato le piantine di cannabis legale da lui coltivate: “pronte da trapiantare” scrisse. Il Vescovo non la prese per nulla bene.

Per 3 anni, dal 2007 al 2010, fu parroco a San Lorenzo di Casapinta.

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 26 ottobre, su Eco di Biella.

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