il caso nel calcio

Referto arbitrale parla di tentativo corruzione, giudice sportivo multa il Gaglianico

Sarebbe successo mercoledì prima della gara di Coppa Piemonte, ma il presidente ha già presentato ricorso: “Mie parole completamente travisate”

Referto arbitrale parla di tentativo corruzione, giudice sportivo multa il Gaglianico
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L'accusa rivolta dal giudice sportivo del Comitato Figc/Lnd Maria Chiara Laudi, formulata in base al rapporto arbitrale ricevuto, alla società Gaglianico CSI  e di conseguenza al suo presidente Giuseppe Bifernino (in foto) è di quelle gravi, difficile da immaginare proprio per la sua portata clamorosa. Bifernino avrebbe offerto del denaro all'arbitro della gara di  calcio Coppa Piemonte di Prima Categoria, poi giocata e vinta 5-0 dagli ospiti Valle Elvo mercoledì scorso. Il motivo? Secondo quanto riportato dal dispositivo ufficiale, lo avrebbe fatto per non giocare la partita viste le condizioni del terreno di gioco, molto appesantito dalla pioggia. Campo che recentemente aveva subito un costoso maquillage e avrebbe così rischiato di rovinarsi.

La sanzione inflitta sono 500 euro di multa da pagarsi entro il 5 ottobre e un'ammonizione affinché il fatto non si ripeta, pena la minaccia di sanzioni molto più severe.

La sentenza del Giudice Sportivo

GARE DEL 20/9/2023
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
In base alle risultanze degli atti ufficiali sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari.
SOCIETA'
AMMENDA
Euro 500,00 GAGLIANICO C.S.I.
Per aver consentito, prima dell'inizio della partita, l'ingresso all'area riservata ad un soggetto non in distinta, il quale si recava nello spogliatoio dell'arbitro dopo pochi minuti dall'arrivo di questi al campo, chiudeva la porta e, autoqualificandosi come Presidente della Società, cercava di convincere il direttore di gara a non far disputare l'incontro per via del meteo avverso, onde evitare di dover far risistemare il terreno di gioco in tempo per le partite in calendario il giorno successivo. Tale soggetto accompagnava la richiesta con l'offerta all'arbitro di una mazzetta di denaro, dicendogli che la somma data a lui sarebbe stata in ogni caso inferiore di quanto avrebbe dovuto spendere per la manutenzione del campo, gesto gravissimo ed inaccettabile. Si invita la Società a svolgere le dovute verifiche in merito alla identità di tale persona, non riconosciuta personalmente dal direttore di gara, e ad a fare in modo che episodi simili non si ripetano. Inoltre, si rammenta alla Società che è vietato l'ingresso al campo ed alle aree riservate dell'impianto, a maggior ragione allo spogliatoio assegnato agli ufficiali di gara, a soggetti non autorizzati in quanto non presenti in distinta, ancorché facenti parte della compagine sociale, e che in caso di recidive si adotteranno ulteriori e più severi provvedimenti.

Il Giudice Sportivo Territoriale
(Avv. Laudi Chiara Francesca Maria)

Le reazioni del Gaglianico

Il presidente del Gaglianico Bifernino, preso atto della sentenza del giudice sportivo ha già presentato ricorso e valuta di voler chiedere il permesso (necessario in ambito sportivo federale Coni) di poter adire le vie legali nei confronti dell'arbitro. “Le mie parole sono state completamente travisate dal giovane arbitro, peraltro con me c’era un mio dirigente testimone  di quanto ho detto. Ho solo chiesto che in caso di peggioramento delle condizioni atmosferiche l’arbitro valutasse di sospendere la gara perché il campo era appena stato rifatto e il rischio di rovinarlo sarebbe stato alto causando un danno grave alla società” dichiara Bifernino.

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