Blocco euro 5 a Cossato: il sindaco Moggio è contrario
«Dato la recente discussione dovuta alla decisione regionale di limitare i veicoli diesel euro 5, era doveroso chiarire la mia posizione».
Blocco euro 5 a Cossato: il sindaco Enrico Moggio è contrario. Dato la recente discussione dovuta alla decisione regionale di limitare i veicoli diesel euro 5 in oltre 70 comuni piemontesi, compreso Cossato, il sindaco ha voluto fare chiarezza sulla situazione che riguarda il suo paese.
Blocco euro 5 a Cossato: il sindaco Moggio è contrario
«In questi giorni - inizia Enrico Moggio - sono moltissimi i cittadini che esprimono giusta preoccupazione per l’attivazione delle limitazioni di circolazione alle auto diesel euro 5 a partire dal 15 settembre anche sul territorio di Cossato e in alcuni articoli apparsi sulla stampa locale temo siano state riportate posizioni che creano ancor più confusione. Tengo quindi a fare chiarezza cominciando ad evidenziare che questi provvedimenti restrittivi sono stati adottati dalla Giunta Regionale del Piemonte, che ne ha disposto l’attuazione in 76 comuni, (nel territorio Biellese: Biella Cossato e Valdilana), mediante ordinanze dei Sindaci. Si tratta di disposizioni adottate dalla regione in seguito ad una sentenza della Corte Europea per una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea per inquinamento atmosferico, e che, come Sindaci, siamo stati chiamati ad attuare con ordinanze nel marzo 2021 nel ruolo istituzionale che ci compete di ufficiali di governo e di autorità sanitarie locali. Non sono quindi decisioni che dipendono dal Comune ma sono disposizioni regionali che siamo chiamati ad attuare. Né, come qualcuno pensa, abbiamo discrezionalità ampia di identificare la zona di blocco e quindi ad esempio di limitare l’area ad un fazzoletto, le disposizioni si riferiscono infatti al “centro abitato” “secondo definizione da codice della strada, così come definito dal Codice della Strada all’art. 3 comma 1 punto 8».
«Un provvedimento vessatorio che non condivido»
«Detto questo, voglio, a scanso di equivoci, chiarire che personalmente e politicamente condivido, con la maggior parte dei sindaci dei Comuni coinvolti, il dissenso sul contenuto del provvedimento regionale: le limitazioni così come formulate sull’euro 5 mi paiono vessatorie per i cittadini e di scarsa efficacia ambientale. Ho espresso queste mie considerazioni sul provvedimento in tutte le occasioni di incontro sul tema in Regione e ho ritenuto di affrontare l’argomento anche venerdì 25 agosto, approfittando di un colloquio riservato, con il Ministro dell’Ecologia Gilberto Picchetto. Il Ministro mi ha dato assicurazione che il tema sarebbe stato portato già il lunedì successivo all’attenzione del Consiglio dei Ministri e le agenzie stampa hanno battuto già nella giornata di ieri questa circostanza. Sono pertanto fiducioso che l’intervento del Governo aiuterà nella direzione di una ricerca di soluzione alternativa per assicurare il rispetto della sentenza della Corte Europea che sia meno invasiva e vessatoria nei confronti dei cittadini. E’ mia intenzione inoltre sottoporre al prossimo Consiglio Comunale un testo di ordine del giorno, per formalizzare questa posizione richiedendo al Governo di intervenire presso le Autorità Europee affinché i provvedimenti di tutela ambientale vengano ripensati al fine di minimizzare gli impatti negativi sui cittadini e richiedendo alla Regione Piemonte di riconsiderare con riferimento alle misure sull’euro diesel 5 ,modalità alternative di soddisfazione della sentenza della Corte Europea».
«I Comuni possono influire sull'inquinamento in modo diverso»
«Ritengo che, su questa questione, come Sindaci possiamo e dobbiamo attivarci per manifestare formalmente in tutte le forme legittime, i disagi che il provvedimento rischia di arrecare alle comunità ma parallelamente, come istituzioni, perché questo siamo, non possiamo sottrarci dall’assolvere ai nostri compiti e dare ottemperanza ai provvedimenti degli Enti sovraordinati e delle Corti di giustizia, concentrando l’attenzione sulla comunicazione e l’informativa chiara ai cittadini, come sempre è stato fatto per provvedimenti analoghi anziché formulare proposte sensazionalistiche ma non legittimamente praticabili Se in questa vicenda come Comuni abbiamo avuto poca voce in capitolo, devo però dire che tante sono invece le scelte di politica ambientale su cui dobbiamo e possiamo agire anche come comunità locale e che sono ben più incisive sull’inquinamento: gli efficientamenti energetici delle scuole e degli edifici pubblici, l’opportunità di una rete di teleriscaldamento, e dei tanti interventi finalizzati ad per incidere su una delle fonti di inquinamento primaria: i riscaldamenti. Su queste linee l’amministrazione continuerà a lavorare auspicando che la sensibilità ambientalista che anima il dibattito sugli euro 5 venga mantenuta dalle forze politiche anche a sostegno di queste linee concrete di intervento».