Felice Defabianis era un'istituzione a Biella. Erede dell'impresa funebre fondata dal papà, Mario, quasi un secolo fa nel 1926, è mancato ieri a Biella, lasciando nel dolore la moglie Rosella e le figlie Paola e Simona, olte agli amati nipoti Giacomo, Mattia e Filippo. Questa mattina, sabato 12 ottobre, alle 11, l'ultimo saluto nella chiea parrocchiale di Chiavazza
Un'impresa nata da un'azienda di trasporti quella di Felice Defabianis
L'impresa lasciata da Felice Defabianis alla figlia Paola, che negli anni ne ha portato avanti la tradizione, è la più antica agenzia funebre di Biella: "nata nel 1926 come costola di un’azienda di trasporti del territorio - sottolineano dall'azienda - ha iniziato a gestire i funerali come si usava un tempo, ossia con carrozza e cavallo; oggi mantiene intatti quei valori di umanità e discrezione fondamentali per fornire un servizio efficiente".
“Eravamo una famiglia di Chiavazza e l’impresa era la nostra vita - raccontava Felice Defabianis della sua imprea - Purtroppo, nel 1943, papà morì d’infarto e ci trovammo mia mamma Ida, io, che avevo solo 10 anni, e mia sorella di cinque anni più vecchia, a sostenere la baracca”.
Nel 1947 prende vita una nuova società in Via Italia, presso Piazza di San Cassiano, quindi Felice apre una sede autonoma in Via Repubblica, nei dintorni di ospedale, tribunale e obitorio, dove ancora oggi sorge l’agenzia Defabianis. Negli anni Ottanta si forma la Ifab con l’entrata di nuovi soci. Nel maggio 2010 Felice ritorna alla guida dell’agenzia: “Ci siamo sempre distinti per la nostra professionalità, ma anche per l’impiego di attrezzature all'avanguardia e soprattutto per l’onestà dei nostri servizi: elementi non secondari quando si tratta una materia umana delicata come la sofferenza delle persone e il loro bisogno di consolazione in momenti tristi come è la dipartita di un proprio congiunto.”
Nel 1991 l'ingresso nell'azienda della Figlia Paola
La continuità famigliare dell’agenzia viene ulteriormente confermata con l’entrata della figlia Paola nel 1991.
“Era mancata nonna Ida e papà mi ha introdotto negli affari di famiglia - racconta Paola - Avevo neanche vent'anni e non sapevo bene come destreggiarmi, ma con l’aiuto constante, continuo e prezioso di papà ho imparato a gestire un funerale nel solco del nostro “saper fare". Allora le persone che ci conoscevano venivano o chiamavano, ma il loro punto di riferimento era Felice. Il mio primo servizio fatto, come dire, da sola, è stato per una persona che era seguita da due sorelle al Belletti Bona. Andò tutto bene. Da allora, è stato un crescendo di responsabilità.”