Gruppo Sella chiude il primo semestre 2023 con oltre 76 milioni di utili
I risultati consolidati al 30 giugno 2023 sono stati approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione. Primo semestre in crescita di oltre 15 milioni rispetto al 2022
"Il Gruppo Sella ha chiuso il primo semestre del 2023 con risultati positivi e in crescita nei diversi settori di attività, confermando l’efficacia della propria strategia e la buona diversificazione delle fonti di ricavo". Lo scrive il Gruppo nella nota che annuncia un utile netto al 30 giugno di 76,2 milioni di euro.
I nuovi business basati sull'innovazione tecnologica
"In uno scenario economico generale ancora segnato da elementi di incertezza e dalle conseguenze delle tensioni internazionali, infatti, il gruppo ha registrato l’ulteriore crescita del margine di intermediazione - si legge ancora - sostenuto dall’aumento della raccolta globale, degli impieghi e di pressoché tutti i volumi. Il buon andamento, testimoniato anche dalla crescita del numero dei clienti e dall’incremento delle principali quote di mercato, conferma la capacità di supportare famiglie e imprese con soluzioni bancarie e finanziarie efficaci e di dare risposte alle loro esigenze di consulenza e gestione dei patrimoni. Prosegue, inoltre, il consolidamento dei nuovi business basati sull’innovazione tecnologica e digitale e sulla promozione di un ecosistema finanziario aperto e sostenibil"e.
Utile in cresica di circa 15 milioni riuspetto allo stesso periodo 2022
I risultati consolidati al 30 giugno 2023, approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, si sono chiusi con un utile netto di 76,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 61,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Accanto al buon andamento complessivo, sul risultato ha inciso anche la componente non ricorrente derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa nei servizi di open finance che ha portato alla nascita di due società, Nivola, controllata da Sella tramite Centrico, e BDY, partecipata da Centrico stessa al 49%, cui è stato trasferito un ramo d’azienda. Senza considerare tale operazione, l’utile netto è di 60 milioni di euro e, dal punto di vista industriale, superiore a quello dello scorso anno, come testimonia la crescita del risultato di gestione pari a circa 172,4 milioni di euro (+38% rispetto allo stesso periodo del 2022), grazie ad un aumento del margine d’intermediazione superiore a quello dei costi. Rispetto al primo semestre 2022, si sono registrati un maggior costo del rischio di credito e alcune svalutazioni prudenziali su partecipazioni a patrimonio netto, pur a fronte dei risultati positivi da queste ottenuti nello scorso esercizio.
Banca Sella segna 89 milioni di utili
Nel quadro dei buoni risultati consolidati si inserisce anche l’andamento positivo di Banca Sella, che al 30 giugno ha chiuso con un utile netto di 89 milioni di euro, rispetto ai 48,1 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Una ulteriore conferma, anche rispetto allo scenario complesso, della validità del modello di servizio di Banca Sella basato su consulenza specializzata e gestione dei patrimoni finanziari, e su prodotti e servizi ad alto tasso di innovazione e a impatto positivo, per dare risposte adeguate alle esigenze di famiglie e imprese e sostenere l’economia dei territori in cui opera.
Utile di quasi 15 milioni per Banca Patrimoni Sella
Banca Patrimoni Sella & C., specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile netto di 14,7 milioni di euro, in crescita del 65,2% rispetto agli 8,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
L'incognita governativa
I risultati al 30 giugno 2023 non tengono conto dei possibili impatti del decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri di lunedì 7 agosto, del quale ad oggi ancora non si dispone del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale e che dovrà poi essere convertito in legge per rendere definitivamente efficace la norma, e i cui effetti saranno considerati nel bilancio annuale 2023.
50 milioni per gli investimenti
Gli investimenti a supporto del piano strategico sono stati pari a 50 milioni di euro, esclusa la componente immobiliare. Per sostenere efficacemente le numerose iniziative di sviluppo e l’incremento dell’organico i costi operativi sono saliti dell’11%. Pur considerando questi importanti investimenti, il Cost to Income è migliorato scendendo al 65,3% (era 75,2% a fine 2022).