Export: nel primo trimestre, il Tessile arretra (-1,6%) ma il meccanotessile corre (+12,6%)
I distretti del Piemonte, dopo un 2015 di forte crescita nella prima parte dell’anno, chiudono il primo trimestre 2016 in negativo (-1,6% su base tendenziale). L’inversione di tendenza, iniziata nella seconda parte del 2015, vede una variazione tendenziale che si attesta su livelli leggermente sotto lo zero per la prima volta dal 2010. Il dato arriva dalle elaborazioni del Monitor dei Distretti di Intesa Sanpaolo, presentato lunedì a Torino. Nel caso dei due distretti biellesi, tuttavia, menttre le esportazioni del tessile perdono leggermente terreno (-1,6%), il meccanotessile contionua invece a correre (+12,6%). In sintesi, comunque, i distretti piemontesi hanno fatto tuttavia meglio dell’intero manifatturiero piemontese (-7,21%). Come già verificato in altre occasioni, la compagine distrettuale sembra in grado di reggere meglio nei momenti negativi, grazie alla dinamica di alcuni distretti in espansione anche in una fase di rallentamento della domanda mondiale.
Settori. Guardando alla realtà biellese più in profondità, il Tessile di Biella ha visto crescere le esportazioni verso tutti i maggiori partner commerciali (Francia, Romania, Hong Kong, Turchia e Giappone) esclusa la Svizzera (riduzione di richiesta di 13 milioni di euro di prodotti). Il risultato finale è stato però condizionato soprattutto dal comparto dell’abbigliamento (-16,2%), mentre il tessile (+2%) e i filati (+1,5%) hanno registrato un risultato positivo. La performance meccanotessile made in Biella (+12,6%) è stata garantita dalla crescita delle vendite in Turchia (+5,5 milioni di euro), Cina (2,2 milioni di euro) e India (1,3 milioni di euro) che hanno ampiamente compensato la diminuzione dei flussi verso la Russia (-3,9 milioni di euro). In Piemonte, a crescere, nel primo trimestre 2016, sono anche altri tre distretti: il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato piemontese (+7,4%), quello delle Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia (+2,2%) e quello dei Dolci di Alba e Cuneo (+1%). Oltre al distretto tessile di Biella (-1,6% come visto) altri sei distretti subalpini hanno fatto registrare un segno meno nell’export del primo trimestre: quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (- 8,4%), quello del Riso di Vercelli (-5,1%), quello dell’Oreficeria di Valenza (-3,7%), quello dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-3,6%), quello dei Casalinghi di Omegna (-2,8%) e quello della Nocciola e frutta piemontese (- 2%).
I distretti del Piemonte, dopo un 2015 di forte crescita nella prima parte dell’anno, chiudono il primo trimestre 2016 in negativo (-1,6% su base tendenziale). L’inversione di tendenza, iniziata nella seconda parte del 2015, vede una variazione tendenziale che si attesta su livelli leggermente sotto lo zero per la prima volta dal 2010. Il dato arriva dalle elaborazioni del Monitor dei Distretti di Intesa Sanpaolo, presentato lunedì a Torino. Nel caso dei due distretti biellesi, tuttavia, menttre le esportazioni del tessile perdono leggermente terreno (-1,6%), il meccanotessile contionua invece a correre (+12,6%). In sintesi, comunque, i distretti piemontesi hanno fatto tuttavia meglio dell’intero manifatturiero piemontese (-7,21%). Come già verificato in altre occasioni, la compagine distrettuale sembra in grado di reggere meglio nei momenti negativi, grazie alla dinamica di alcuni distretti in espansione anche in una fase di rallentamento della domanda mondiale.
Settori. Guardando alla realtà biellese più in profondità, il Tessile di Biella ha visto crescere le esportazioni verso tutti i maggiori partner commerciali (Francia, Romania, Hong Kong, Turchia e Giappone) esclusa la Svizzera (riduzione di richiesta di 13 milioni di euro di prodotti). Il risultato finale è stato però condizionato soprattutto dal comparto dell’abbigliamento (-16,2%), mentre il tessile (+2%) e i filati (+1,5%) hanno registrato un risultato positivo. La performance meccanotessile made in Biella (+12,6%) è stata garantita dalla crescita delle vendite in Turchia (+5,5 milioni di euro), Cina (2,2 milioni di euro) e India (1,3 milioni di euro) che hanno ampiamente compensato la diminuzione dei flussi verso la Russia (-3,9 milioni di euro). In Piemonte, a crescere, nel primo trimestre 2016, sono anche altri tre distretti: il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato piemontese (+7,4%), quello delle Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia (+2,2%) e quello dei Dolci di Alba e Cuneo (+1%). Oltre al distretto tessile di Biella (-1,6% come visto) altri sei distretti subalpini hanno fatto registrare un segno meno nell’export del primo trimestre: quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (- 8,4%), quello del Riso di Vercelli (-5,1%), quello dell’Oreficeria di Valenza (-3,7%), quello dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-3,6%), quello dei Casalinghi di Omegna (-2,8%) e quello della Nocciola e frutta piemontese (- 2%).