Morto il giornalista Andrea Purgatori, il cordoglio dei biellesi
E' mancato in ospedale a Roma questa mattina
È morto questa mattina in ospedale a Roma, a Roma il giornalista, sceneggiatore, autore Andrea Purgatori, classe 1953. Aveva 70 anni.
A diffondere la notizia all'ANSA, l'agenzia di stampa, sono stati figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau.
Morto il giornalista tv Andrea Purgatori
Nato a Roma il primo febbraio 1953, Purgatori diventa giornalista professionista nel 1974.
Da giovane ha conseguito il Master of Science in Journalism della Columbia University a New York nel 1980. Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, era noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli "anni di piombo" e sullo stragismo, come il caso Moro e la strage di Ustica. Ha raccontato numerosi delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina. Ha realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l'Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria.
Ha scritto anche per l'Unità, Vanity Fair, The Huffington Post e Le Monde diplomatique. Ha collaborato fino all'ultimo con il Corriere della Sera e Style Magazine.
Tantissimi i messaggi social, di personaggi noti a livello nazionale ed internazionale. Tanti anche quelli dei biellesi.
I messaggi di cordoglio
"La morte di Andrea Purgatori - scrive Wilmer Ronzani - è una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Se ne va un grande giornalista, un giornalista d'inchiesta. Non ho perso una sola delle puntate di 7 Atlantide. Sempre documentato ha cercato la verita' sui grandi casi irrisolti del nostro Paese. Lo lessi per la prima volta molti anni fa sull'Unita, quella vera, organo ufficiale del Pci. Manchera' a molti di noi"
"Il giornalismo resta uno dei miei grandi amori - scrive Laura Boerio -. Fate e pensate quel che volete, sputateci sopra all'informazione, ma ricordate che senza il giornalismo, praticato su qualsiasi mezzo ma praticato bene, non c'è approfondimento, non c'è denuncia, non c'è creazione di coscienza civile.