Biellesi scampati a Nizza
Ottantaquattro morti di cui 10 bimbi e un centinaio di feriti di cui 54 bambini. E’ questo il tragico bilancio dell’attentato di matrice islamica di Nizza di giovedì notte, durante i fuochi d’artificio della festa nazionale francese. Tra i presenti anche decine di biellesi, alcuni. Letteralmente scampati all’orrore. Che raccontano quei terribili momenti.
Come Alessandra Viotti, biellese che a Nizza ha trovato la sua?seconda casa. Nella città francese lavora come scrittrice e disegnatrice specializzata in pedagogia dell’arte.
«I francesi sono scioccati, in lutto e in lacrime per le vittime, ma non hanno paura, io lo stesso: sono ferita ma non a morte e, quindi, continuo, oggi piangendo domani ancora, ma continuo. È difficile spiegare, fatico a parlare» racconta disperata.
I fuochi d’artificio del 14 luglio, festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia del 1789, sono sempre stati, per lei, un momento di spensieratezza, la ricorrenza da non perdere. E ci sarebbe potuta essere, tra i nizzardi e i turisti che, a migliaia, giovedì affollavano il lungomare della città della Costa Azzurra. Eppure, così non è stato. Lo racconta a chi le chiede come sta, a chi la cerca dall’Italia,
per rincuorarli, i parenti e gli amici: «Non sono stata coinvolta per miracolo, ancora una volta il mare mi ha salvata. Ieri, mi sono spinta al largo, il mare era stranamente freddo per via del vento di questi giorni, l’acqua si è abbassata tantissimo e io ho nuotato per ore, ho avuto un malore di quelli pericolosi e vertigini, sono tornata a casa e mi sono riposata, quella sera».
Leggi tutte le testimonianze e i commenti sull’Eco di Biella di sabato 16 luglio 2016
Ottantaquattro morti di cui 10 bimbi e un centinaio di feriti di cui 54 bambini. E’ questo il tragico bilancio dell’attentato di matrice islamica di Nizza di giovedì notte, durante i fuochi d’artificio della festa nazionale francese. Tra i presenti anche decine di biellesi, alcuni. Letteralmente scampati all’orrore. Che raccontano quei terribili momenti.
Come Alessandra Viotti, biellese che a Nizza ha trovato la sua?seconda casa. Nella città francese lavora come scrittrice e disegnatrice specializzata in pedagogia dell’arte.
«I francesi sono scioccati, in lutto e in lacrime per le vittime, ma non hanno paura, io lo stesso: sono ferita ma non a morte e, quindi, continuo, oggi piangendo domani ancora, ma continuo. È difficile spiegare, fatico a parlare» racconta disperata.
I fuochi d’artificio del 14 luglio, festa nazionale che ricorda la presa della Bastiglia del 1789, sono sempre stati, per lei, un momento di spensieratezza, la ricorrenza da non perdere. E ci sarebbe potuta essere, tra i nizzardi e i turisti che, a migliaia, giovedì affollavano il lungomare della città della Costa Azzurra. Eppure, così non è stato. Lo racconta a chi le chiede come sta, a chi la cerca dall’Italia,
per rincuorarli, i parenti e gli amici: «Non sono stata coinvolta per miracolo, ancora una volta il mare mi ha salvata. Ieri, mi sono spinta al largo, il mare era stranamente freddo per via del vento di questi giorni, l’acqua si è abbassata tantissimo e io ho nuotato per ore, ho avuto un malore di quelli pericolosi e vertigini, sono tornata a casa e mi sono riposata, quella sera».
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