«Caro Carlo, noi ti ricorderemo così»
Molti i messaggi di solidarietà alla famiglia e di profondo cordoglio.
La morte di Carlo Ribotta, precipitato dalla cresta del Grand Mont Cenis in Francia, ha violentemente scosso il Biellese. Molti i messaggi di solidarietà alla famiglia e di profondo cordoglio per la scomparsa dell'esperto escursionista della sezione Cai di Trivero, fra questi anche quello di Camillo Zannin, storico dipendente del Comune di Biella andato in pensione nel 2021, collega e amico personale di Ribotta, che lavorava come geometra nell'ufficio tecnico del comune di Biella.
«Caro Carlo, noi ti ricorderemo così»
«Credo di interpretare il pensiero di tutti gli ex Colleghi del Comune di Biella e anche degli Amministratori che lo hanno conosciuto - scrive Camillo Zannin su un post di Facebook - ricordando brevemente la figura di Carlo, morto su quelle montagne che lui tanto amava. Abbiamo lavorato quasi 40 anni insieme, e pur appartenendo per decenni a settori diversi, la collaborazione con lui è sempre stata molto proficua e produttiva. Come possono testimoniare soprattutto i suoi ex colleghi del magazzino comunale, che egli ha guidato fino alla pensione, è stato una persona oltre che competente, molto generosa, comprensiva e rispettosa degli altri. Se c'erano problemi o emergenze improvvise e Lui non aveva disponibilità immediata di personale, andava di persona, piuttosto che lasciare irrisolto il problema, come posso testimoniare di persona. E come possono testimoniare i suoi più stretti colleghi, oltre alla conduzione del magazzino comunale, svolgeva un lavoro d'ufficio veramente intenso ed efficiente, non delegando mai ad altri incombenze a volte difficili e di non facile risoluzione. Quando, nel settembre 2019 lasciò il posto di lavoro per la meritata pensione, la Sua assenza si avvertì subito, in modo evidente (il Suo Dirigente, quando andò in pensione, mi chiese la cortesia di occuparmi di una delle tante cose che seguiva, e quando lo vedevo o lo sentivo, lo rimproveravo bonariamente per l'incarico "rognoso" che mi aveva lasciato). Il Suo impegno è proseguito poi come Dirigente della Società Sportiva U. G. B., ed anche in questo caso, come si suol dire, aveva anteposto la Sua generosità e disponibilità ai Suoi interessi. Noi ti ricorderemo così, caro Carlo. Ai Tuoi cari congiunti le più sentite condoglianze ed un abbraccio affettuoso».