Fisica nucleare, meccatronica, moda: i sogni dei neo diplomati d'oro del Biellese
Nuovo giro di pubblicazioni, nuove storie tutte da raccontare. Vale a dire, quelle dei “maturi” di questa estate 2023.
Nuovo giro di pubblicazioni, nuove storie tutte da raccontare. Vale a dire, quelle dei “maturi” di questa estate 2023.
Le storie
Sono saliti a 43 i “massimi dei voti”, dei quali 8 cento con lode. Ma chi si “nasconde” dietro a questi numeri lusinghieri? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati, a quegli studenti cioè risultati eccellenti, dei quali interessa conoscere i piani per il loro futuro professionale.
Cominciano dal corso serale dell’Itis “Q. Sella” e da Valeria Tiengo del Corso di Chimica e Biotecnologie sanitarie. Valeria ha 25 anni e, portatasi a casa il cento, ora pensa al trasferimento nel suo Veneto: «Vorrei provare a entrare a Fisioterapia a Verona, ho il test il prossimo 14 settembre. Sarà un agosto di preparazione, per me». Un vero cambiamento di vita, quello che il diploma le garantirà: «Ho studiato igiene, anatomia e patologia, il corso mi aiuterà a prepararmi». Verona, d’altro canto, è «la città in cui ho sempre voluto abitare», dice. E probabilmente diverrà il luogo in cui cullare un sogno: «Sono curiosa di approfondire la fisioterapia legata allo sport, lo trovo un settore lavorativo interessante». Squadre o singoli atleti, il suo nome potrebbe prossimamente legarsi a grandi nomi di sportivi da medaglia.
Passiamo all’Iis “E. Bona”, che rende merito alla sua prima lode, con Alessandro Ramella Rat per un brillante percorso quinquennale: «Sicuramente è un bel traguardo - commenta Alessandro - La Maturità non è stata una passeggiata, ma dopo questi anni superati con bei voti sono riuscito a ottenere un bel risultato anche all’esame e ne sono felice». Portabandiera del “Bona”, l’anno scorso, alla gara nazionale di Amministrazione, Finanza e Marketing e segnalato dalla scuola per il prossimo Premio Giovani Alfieri del Lavoro, a settembre comincerà l’avventura alla Bocconi, facoltà di Economia e Finanza, proseguendo così quanto avviato al “Bona”: «Mi piacerebbe lavorare a Milano per una grande banca, perché il settore bancario e quello degli investimenti mi interessano molto».
Dove ha intenzione di andare, invece, Irene Mai, che al “Bona” ha frequentato l’indirizzo Servizio per la Sanità e l’Assistenza sociale? «Sono entrata all’Università della Valle d’Aosta, corso Scienze tecniche e psicologiche. Vorrei diventare psicologa e lavorare con i bambini oppure in sostegno alle donne vittime di violenza o a chi vive situazioni di particolare disagio. Ci tengo a ringraziare i professori del corso, che mi hanno sostenuta e aiutata in tutti questi cinque anni e seguita in ogni ambito di vita, anche extra-scolastico». Una scelta, la sua, maturata anche tramite il Pcto (l’ex alternanza scuola-lavoro), al Servizio per l’Integrazione e l’Accoglienza, rivolto agli immigrati, ad esempio, o come volontaria in casa di riposo, al Belletti Bona.
Mossa dalla voglia di servire all’Altro, come crescita personale e opportunità per capire ciò che si vuole davvero fare nella vita, Noemi Davanzo, tempo fa è partita per andare in missione in terra africana, a Capo Verde. Oggi, ottenuto il cento al liceo “A. Avogadro”, potrà proseguire nel segno di questa lodevole sensibilità e tenterà l’accesso alla Facoltà di Medicina, in alternativa di Farmacia.
Restiamo al liceo “Avogadro”, ma al corso Scienze Umane, dal quale è uscito Francesco Borlengo Carciotto, che racconta: «Mi iscriverò, a metà luglio, a Filosofia e Comunicazione all’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli». Appassionato anche di sociologia e antropologia, ha le idee chiare: «Mi è sempre piaciuto leggere e vorrei scrivere e avere a che fare con la letteratura».
La sua compagna di classe Giulia Camerati, invece, comincerà l’avventura accademica su un terreno nuovo: «Mi piacerebbe studiare Fisica all’Università di Torino. Sono ancora indecisa sulla specializzazione, tra astrofisica e fisica nucleare. In ogni caso, so che vorrei diventare una ricercatrice. Spero di farcela».
Fisica anche per Alessandro Cafaro, altro studente eccellente dell’Avogadro, che guarda avanti: «Mi piacerebbe lavorare all’interno dello sviluppo dell’energia nucleare, ma non mi precludo nessun tipo di strada», spiega.
Terreno nuovo poi per un’altra compagna, Francesca Panepinto, che si dedicherà al design, «in particolare nel settore moda. Frequenterò l’Istituto di Arte Applicata e Design a Torino e, una volta terminati gli studi, mi piacerebbe poter proseguire professionalmente nel campo della moda, per esprimere la mia creatività e realizzare i miei obiettivi futuri».
Dall’Avogadro all’Itis “Q. Sella”. Alberto Buscaglia, indirizzo Meccanica, seguirà gli studi fatti: «Prevedo di incrementare le mie conoscenze nel campo della meccanica, il mio sogno professionale è quello di proseguire nel settore della Meccatronica, dove ci sono molte opportunità interessanti».
G.B.