Due professori biellesi questa sera su Rai Uno, ospiti di Alberto Angela
Senza dubbio, qualche studente li riconoscerà e si chiederà cos’ha portato i suoi insegnanti in televisione.
Senza dubbio, qualche studente li riconoscerà e si chiederà cos’ha portato i suoi insegnanti in televisione. Ebbene, quegli allievi sappiano che è tutto vero: sono proprio i professori Eleonora Selvi e Andrea Santamaria, biellesi d’adozione, gli esperti coinvolti nelle riprese per la puntata del nuovo programma “Noos”, condotto da Alberto Angela, che andrà in onda questa sera, giovedì 6 luglio, su Rai Uno.
Chi sono i due docenti biellesi che saranno in televisione?
Facciamo, prima, un piccolo passo indietro per raccontare chi sono Eleonora Selvi e Andrea Santamaria. Classe 1994. Compagni di vita e di lavoro, sono due giovani ricercatori universitari trasferitisi a vivere a Biella dopo l’ottenimento del posto di ruolo, a seguito del concorso ordinario dell’anno scorso.
Origini fiorentine e insegnante di latino e greco al liceo Classico “G. e Q. Sella” lei; foggiano e professore di italiano lui, fanno parte di un team di ricerca che ha per polo l’Università di Bologna e studia l'invenzione della scrittura, applicando tecnologie computazionali, intelligenza artificiale e modellazione 3D in combinazione con l’archeologia e la filologia. L’ambito è quello delle scritture antiche e della “costruzione” della scrittura nel Mediterraneo antico. Parliamo, in altri termini, di una grande rivoluzione a tutto tempo delle epoche passate che i ricercatori sono in grado di far dialogare con le rivoluzione tecnologiche più recenti. Obiettivo: estendere il campo delle conoscenze anche in questo settore.
Da Biella alla Rai
Il progetto, denominato “Inscribe”, proseguirà fino agli ultimi mesi del 2024. Eleonora Selvi e Andrea Santamaria sono stati coinvolti sul set per le riprese della puntata di “Noos”, svoltesi a Bologna. Sarà in quell’occasione che verrà spiegato il progetto al quale stanno collaborando. “Questo progetto è focalizzato sull’uso della scrittura non solo come medium per trasmettere informazioni, bensì come valore culturale, sociale antropologico”, chiosa la professoressa Selvi. “Come simbolo di uno status sociale e di relazione. Ecco, allora, che è emerge una visione della scrittura come, più che strumento, di rivoluzione tecnologica e culturale, che ha segnato la storia”. E ancora continua a farlo, con il progresso dalla sua parte.
Sull'edizione odierna - 6 luglio 2023 - di "Eco di Biella" troverete l'articolo completo sulla vicenda.