"Acquisizione Lanificio F.lli Cerruti 1881" vince il "Bimbo Faber"
Il progetto ha ricevuto il premio di Cna Biella. Carlo Piacenza premiato dall'atleta paralimpica biellese Nicole Orlando. La fotogallery
Al progetto "Acquisizione Lanificio F.lli Cerruti 1881" è andata la seconda edizione del Premio Bimbo Faber.
Questa la motivazione con la quale, ieri sera, giovedì 29 giugno, a Palazzo Gromo Losa, a Biella Piazzo, è stato proclamato il vincitore della seconda edizione del Premio messo in palio da Cna Biella: "Per l’elevato impatto sociale e culturale sul territorio biellese, per la capacità di aver mantenuto gli occupati a livello locale, per il valore che rappresenta nella capacità di esportare il prestigio e l’eccellenza manifatturiera biellese in tutto il mondo e per la decisione eclatante di mantenere a Biella la proprietà, l’identità e il radicamento di un brand storico indissolubilmente legato al nostro territorio, la Giuria ha deciso di proclamare quale vincitore della seconda edizione del Premio Bimbo Faber 2022 il Lanificio Fratelli Piacenza per il progetto Acquisizione Lanificio Fratelli Cerruti 1881".
Premiazione Bimbo Faber 3
Premiazione Bimbo Faber - Carlo Piacenza con il Prefetto di Biella Silvana D'Agostino
Premiazione Bimbo Faber - Gionata Pirali
Premiazione Bimbo Faber- Valentina Gusella
Premiazione Bimbo Faber - Daniele Basso
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Premiazione Bimbo Faber 11
Premiazione Bimbo Faber 10
Premiazione Bimbo Faber - Max Tempia
Premiazione Bimbo Faber - Max Tempia
I cinque finalisti
Della cinquina finalista, oltre al progetto presentato da Carlo Piacenza, che lo ha personalmente esposto in sala, facevano parte i seguenti progetti, anch’essi presentati in diretta alla platea intervenuta: Associazione culturale White Rabbit con “Tour Biella Segreta”, Alessandro Boggio Merlo con “Biss 2022”; DPixel e Btrees con “BIDIGITAL” e Lilt Biella con la “Pigiama Run”.
Ad accompagnare musicalmente il dipanarsi della serata, la mitica tastiera Hammond di Max Tempia. Al momento della premiazione, l’opera Bimbo Faber è stata materialmente consegnata nella mani di Carlo Piacenza dall’atleta paralimpica biellese Nicole Orlando.
Alla serata di premiazione hanno preso parte, tra gli altri, il Prefetto di Biella Silvana D’Agostino, il Luogotenente Dario Cosimi per la Guardia di Finanza, l’assessore al Commercio Barbara Greggio in rappresentanza del Comune di Biella, Michele Colombo e Andrea Quaregna per la Fondazione Crb, Paolo Zegna, Presidente di Fondazione BIellezza, Delio Zanzottera, segretario regionale Cna Piemonte, Rachele Sinico, responsabile Area organizzazione e sviluppo Cna Piemonte, e Massimo Pasteris, Presidente Cna Piemonte Nord.
I tre pilastri su cui poggia il premio
Tre sono i grandi pilastri sui quali poggia il Premio Bimbo Faber, li ha enumerati Daniele Basso, l’artista biellese autore dell’opera dalla quale il Premio mutua il nome:
«La Passione, rappresentata dal bimbo, cioè quell’elemento che attraverso il coraggio ci permette di immaginare nuovi mondi, di andare oltre, di fare qualcosa che prima non c’era; il Territorio, la collettività, che è anche fine della progettazione, perché se noi non prestiamo attenzione alla società, alla cultura, all’ambiente e alle persone, perdiamo qualcosa di molto importante e non siamo predisposti verso il futuro; infine, il Progetto, appunto, ovvero la parte “faber”, la capacità di unire le idee all’azione e quindi trasformarle in realtà.
«Oggi abbiamo sempre più bisogno di persone in grado di individuare la propria via e poi di metterla a disposizione della collettività sotto forma di progetti per aprire nuove vie a vantaggio del territorio».
Ben diciassette le candidature
Sul palco, a condurre la serata, la direttrice di Cna, Valentina Gusella, che, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito alle autorità civili e militari presenti in sala, ha ceduto il microfono al presidente Gionata Pirali, il quale ha spiegato brevemente il lavoro svolto dalla Giuria e ha ricordato gli Ambasciatori del Premio. «Sono la chiave di volta di questo lavoro - ha sottolineato Pirali -, perché veicolano il nostro progetto. Sono coloro che ci aiutano nella ricerca delle candidature, ben 17 quelle arrivate per l’edizione di quest’anno, e per questo ci tengo a ringraziarli uno ad uno.
«Un grazie speciale a Luisa Bocchietto, Michele Colombo, Franco Ferraris, Marco Fulcheris, Maurizio Ribaldone, Federico Sella, Gianluca Spagnolo, Paolo Zegna e Christian Clarizio».
Il commento di Carlo Piacenza
Questo il commento a caldo di Carlo Piacenza:
«Sono prima di tutto emozionato, poi piacevolmente sorpreso perché a mio avviso tutti i candidati a questo Premio meriterebbero un riconoscimento. Rispetto al nostro progetto posso solo dire questo: man mano che trattavamo l’acquisizione del Lanificio Fratelli Cerruti 1881, mi sono reso conto della grande tradizione di questo meraviglioso stabilimento biellese, che purtroppo rischiava concretamente di andare perso nel nulla, magari in mano a qualche gruppo straniero. Con questo non voglio dire che gli stranieri non sarebbero stati in grado di mandare avanti l’azienda, ma noi abbiamo sentito forte e chiara la responsabilità verso un territorio che ci ha dato tanto.
« Per questo abbiamo sentito l’obbligo morale, in un momento di difficoltà come quello che il Lanificio stava attraversando, di restituire parte di quanto ricevuto. Inoltre la soddisfazione di ribaltare lo stereotipo del “nemo propheta in patria” mi rende sinceramente felice».
Pirali: «Il progetto più eclatante del 2022»
Queste le parole del presidente di Cna Biella Gionata Pirali:
«Il progetto di acquisizione del Lanificio Fratelli Cerruti 1881 da parte del Lanificio Fratelli Piacenza è stato sicuramente quello più eclatante per il 2022. Il fatto di lavorare per salvaguardare un brand storico del territorio, ma soprattutto il fatto di salvaguardare i livelli occupazionali, con 200 posto di lavoro mantenuti a Biella, ha incarnato molto bene ciò che per noi di Cna vuol dire vincere il Premio Bimbo Faber. Passione, Territorio e Progetto, ovvero il nostro claim, sono la declinazione più corretta per questo progetto di acquisizione, che non è solo una manovra industriale, ma prima di tutto sociale.
« Sono molto felice perché stiamo riuscendo a far passare il messaggio, forte, legato fin dall’origine al Premio Bimbo Faber. L’attenzione della collettività verso questa iniziativa è per noi il riconoscimento più grande».