In viaggio sulla nuova tangenziale
MONGRANDO - Ancora poche ore di attesa e poi la tangenziale di Mongrando aprira? al traffico. L’inaugurazione e? prevista alle 9 di domani, mercoledi?, nei pressi del grande rondo? che si raggiunge, arrivando da Biella, attraversando il ponte dell’Elvo, verso il Maghettone.
“Eco” ha percorso il nuovo tratto di strada (in parte comunale e in parte provinciale) in compagnia del sindaco di Mongrando, Antonio Filoni.
La parte provinciale. Il viaggio a bordo del Maggiolone del primo cittadino prende il via dal grande rondo? in cui si innesta il segmento di competenza provinciale della tangenziale, voluta in particolar modo per tagliar fuori dal centro del paese i mezzi pesanti. Inizia da qui un breve percorso (in termini chilometrici), per la cui realizzazione si sono dovuti attendere svariati anni.
«L’idea della Biella-Mongrando - spiega Antonio Filoni, impegnato alla guida - e? nata negli Anni ‘60, con l’obiettivo di collegare il Biellese al Canavese, attraverso la costruzione della Settimo Vittone. Il progetto della tangenziale, in parte diverso da come si presenta oggi la strada, a fine lavori, e? stato preso in mano per la prima volta nel 2004-2005 dalla giunta provinciale guidata da Sergio Scaramal. Ma si e? subito arenato perche?, per realizzarlo, servivano i soldi. L’opera iniziale aveva un costo (sto parlando della sezione che fa capo alla Provincia) di un milione e 200mila euro, diventati circa 900mila euro in seguito ai ribassi d’asta. Cinquecentomila euro sono arrivati dallo Stato, attraverso l’onorevole Roberto Simonetti (che aveva trovato un “varco” per il suo Biellese, grazie alla Legge Mancia), il Comune di Mongrando ha messo a bilancio 200mila euro e la Provincia si e? fatta carico del resto».
Con il sindaco, percorriamo il tratto in questione: qualcosa come 700 metri di strada, immersi nella campagna, a due passi dalla zona industriale. «I lavori - dice Filoni - sono iniziati il 9 ottobre del 2015 e sono stati ultimati a maggio del 2016, rispettando la tempistica. E’ vero, da cittadino avevo contestato il progetto, chiedendomi se non sarebbe stato piu? logico e opportuno (e forse anche piu? economico) realizzare la tangenziale ampliando la strada gia? esistente (si tratta di una strada privata a uso pubblico), che serve l’area industriale, anziche? costruirne una ex novo, parallela alla precedente. Oggi, da sindaco, dico che l’importante era arrivare a una conclusione: se quello era il progetto in essere bisognava portarlo a compimento».
La parte comunale. Al termine del tratto provinciale, si giunge a un incrocio, ora regolato da quattro “stop”; proseguendo diritto, si accede alla parte di tangenziale di competenza del Comune di Mongrando, dove i lavori sono partiti nell’aprile del 2014. «Il progetto - spiega il sindaco - e? della Sii, la Societa? del servizio idrico integrato, che, dovendo rifare le condutture fognarie della vecchia via per Borriana, ha investito 500mila euro per allargarla, mentre il Comune ha contribuito con 80mila euro».
Sull’auto del sindaco, percorriamo anche quest’ultimo pezzo di strada, circa 600 metri, che termina a una rotonda dove, dopo un altro breve tratto (gia? esistente), si giunge fino al ponte della Viona e, da li?, si accede alla Settimo Vittone.
I meriti. Dopo tanti anni, la tangenziale e? dunque realta?. «Se il progetto ha potuto vedere la luce, nonostante gli intoppi, i ritardi burocratici, il commissariamento della Provincia e molto altro - conclude Antonio Filoni, al termine del “viaggio” - lo si deve, in primo luogo, a chi si e? prodigato per reperire i fondi: l’onorevole Simonetti e il Comune di Mongrando. Un plauso va poi all’attuale presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, che, in anni recenti, e? riuscito a sbloccare la situazione, rendendo possibile l’inizio dei lavori».
Lara Bertolazzi
MONGRANDO - Ancora poche ore di attesa e poi la tangenziale di Mongrando aprira? al traffico. L’inaugurazione e? prevista alle 9 di domani, mercoledi?, nei pressi del grande rondo? che si raggiunge, arrivando da Biella, attraversando il ponte dell’Elvo, verso il Maghettone.
“Eco” ha percorso il nuovo tratto di strada (in parte comunale e in parte provinciale) in compagnia del sindaco di Mongrando, Antonio Filoni.
La parte provinciale. Il viaggio a bordo del Maggiolone del primo cittadino prende il via dal grande rondo? in cui si innesta il segmento di competenza provinciale della tangenziale, voluta in particolar modo per tagliar fuori dal centro del paese i mezzi pesanti. Inizia da qui un breve percorso (in termini chilometrici), per la cui realizzazione si sono dovuti attendere svariati anni.
«L’idea della Biella-Mongrando - spiega Antonio Filoni, impegnato alla guida - e? nata negli Anni ‘60, con l’obiettivo di collegare il Biellese al Canavese, attraverso la costruzione della Settimo Vittone. Il progetto della tangenziale, in parte diverso da come si presenta oggi la strada, a fine lavori, e? stato preso in mano per la prima volta nel 2004-2005 dalla giunta provinciale guidata da Sergio Scaramal. Ma si e? subito arenato perche?, per realizzarlo, servivano i soldi. L’opera iniziale aveva un costo (sto parlando della sezione che fa capo alla Provincia) di un milione e 200mila euro, diventati circa 900mila euro in seguito ai ribassi d’asta. Cinquecentomila euro sono arrivati dallo Stato, attraverso l’onorevole Roberto Simonetti (che aveva trovato un “varco” per il suo Biellese, grazie alla Legge Mancia), il Comune di Mongrando ha messo a bilancio 200mila euro e la Provincia si e? fatta carico del resto».
Con il sindaco, percorriamo il tratto in questione: qualcosa come 700 metri di strada, immersi nella campagna, a due passi dalla zona industriale. «I lavori - dice Filoni - sono iniziati il 9 ottobre del 2015 e sono stati ultimati a maggio del 2016, rispettando la tempistica. E’ vero, da cittadino avevo contestato il progetto, chiedendomi se non sarebbe stato piu? logico e opportuno (e forse anche piu? economico) realizzare la tangenziale ampliando la strada gia? esistente (si tratta di una strada privata a uso pubblico), che serve l’area industriale, anziche? costruirne una ex novo, parallela alla precedente. Oggi, da sindaco, dico che l’importante era arrivare a una conclusione: se quello era il progetto in essere bisognava portarlo a compimento».
La parte comunale. Al termine del tratto provinciale, si giunge a un incrocio, ora regolato da quattro “stop”; proseguendo diritto, si accede alla parte di tangenziale di competenza del Comune di Mongrando, dove i lavori sono partiti nell’aprile del 2014. «Il progetto - spiega il sindaco - e? della Sii, la Societa? del servizio idrico integrato, che, dovendo rifare le condutture fognarie della vecchia via per Borriana, ha investito 500mila euro per allargarla, mentre il Comune ha contribuito con 80mila euro».
Sull’auto del sindaco, percorriamo anche quest’ultimo pezzo di strada, circa 600 metri, che termina a una rotonda dove, dopo un altro breve tratto (gia? esistente), si giunge fino al ponte della Viona e, da li?, si accede alla Settimo Vittone.
I meriti. Dopo tanti anni, la tangenziale e? dunque realta?. «Se il progetto ha potuto vedere la luce, nonostante gli intoppi, i ritardi burocratici, il commissariamento della Provincia e molto altro - conclude Antonio Filoni, al termine del “viaggio” - lo si deve, in primo luogo, a chi si e? prodigato per reperire i fondi: l’onorevole Simonetti e il Comune di Mongrando. Un plauso va poi all’attuale presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, che, in anni recenti, e? riuscito a sbloccare la situazione, rendendo possibile l’inizio dei lavori».
Lara Bertolazzi