Tuteliamo i nostri corsi d'acqua
Il comunicato è stato redatto nel corso di una riunione tenutasi in Val Mastallone (Valsesia) in data 17 luglio 2016. In ques'area, l'elevato numero di istanze presentate negli ultimi anni per nuovi impianti è tristemente indicativo della "corsa" agli incentivi (una vera e propria corsa all'oro), ovvero allo sfruttamenteo degli ultimi tratti di torrenti alpini ancora indenni da derivazioni (1-2% del totale).
Purtroppo le poche e residue norme di tutela specificatamente disposte dall'art. 23 del PTA regionale per l'Alto Sesia (Mastallone incluso) e il Chiusella sono state recentemente smantellate facendo ricorso ad una escamotage - attribuire una assurda e risibile "strategicità" socio economica di questi impianti - nonostante:
. il contributo del mini-idroelettrico sia sostanzialmente irrilevante nel quadro generale (è solo il 5 % del totale idroelettrico, settore che rappresenta il 35 % di energia da FER, ovvero meno del 2% sul totale) e i nuovi impianti proposti in aggiunta all'esistente possono contribuire solo per frazioni millesimali (nessuna rivoluzione).
. lo stato ecologico delle acque superficiali sia ben distante dagli obiettivi fissati dalla Direttiva Acque (circa il 50 % dei fiumi e torrenti piemontesi sono fuori norma per eccesso di derivazioni e saremo sicuramente sanzionati per il mancato rispetto della direttiva)
. le attività economiche correlate alla tutela del bene, la fruizione turistico sportiva delle acque che in Valsesia è un indotto rilevante, è sempre sacrificata agli interessi delle grandi imprese.
Il Comitato Tutela Fiumi di Biella invita pertanto tutti i portatori di interesse e i MEDIA locali a trattare approfonditamente tale problema.
Il comunicato è stato redatto nel corso di una riunione tenutasi in Val Mastallone (Valsesia) in data 17 luglio 2016. In ques'area, l'elevato numero di istanze presentate negli ultimi anni per nuovi impianti è tristemente indicativo della "corsa" agli incentivi (una vera e propria corsa all'oro), ovvero allo sfruttamenteo degli ultimi tratti di torrenti alpini ancora indenni da derivazioni (1-2% del totale).
Purtroppo le poche e residue norme di tutela specificatamente disposte dall'art. 23 del PTA regionale per l'Alto Sesia (Mastallone incluso) e il Chiusella sono state recentemente smantellate facendo ricorso ad una escamotage - attribuire una assurda e risibile "strategicità" socio economica di questi impianti - nonostante:
. il contributo del mini-idroelettrico sia sostanzialmente irrilevante nel quadro generale (è solo il 5 % del totale idroelettrico, settore che rappresenta il 35 % di energia da FER, ovvero meno del 2% sul totale) e i nuovi impianti proposti in aggiunta all'esistente possono contribuire solo per frazioni millesimali (nessuna rivoluzione).
. lo stato ecologico delle acque superficiali sia ben distante dagli obiettivi fissati dalla Direttiva Acque (circa il 50 % dei fiumi e torrenti piemontesi sono fuori norma per eccesso di derivazioni e saremo sicuramente sanzionati per il mancato rispetto della direttiva)
. le attività economiche correlate alla tutela del bene, la fruizione turistico sportiva delle acque che in Valsesia è un indotto rilevante, è sempre sacrificata agli interessi delle grandi imprese.
Il Comitato Tutela Fiumi di Biella invita pertanto tutti i portatori di interesse e i MEDIA locali a trattare approfonditamente tale problema.