Protesta degli animalisti contro i cacciatori: tutti assolti tranne uno. Prosciolto anche Valerio Vassallo
Volevano fermare una battuta di caccia al cinghiale regolarmente autorizzata a Lenta, nel Vercellese, in un’azienda faunistica-venatoria.
Stavolta sono stati gli animalisti a prendersi la rivincita nei confronti dei cacciatori. La Corte di appello di Torino ha infatti ribaltato la sentenza di condanna nei confronti di undici animalisti, condannati in primo grado in tribunale a Vercelli nel 2019 per essersi messi di mezzo pur di fermare una battuta di caccia al cinghiale regolarmente autorizzata a Lenta, nel Vercellese, in un’azienda faunistica-venatoria. I fatti divenuti oggetto di processo risalgono al giugno del 2016.
Tutti assolti tranne uno
Le condanne, da sei a otto mesi di reclusione con la condizionale, oltre al risarcimento dei danni ai cacciatori coinvolti, erano arrivate per undici attivisti tra cui il biellese Valerio Vassallo (nella foto), noto animalista e vegano, fondatore del gruppo Meta che si era distinto per la prima volta con il salvataggio dei beagle destinati alla vivisezione. Per lui la condanna in primo grado era stata di sei mesi. Con l’appello è stato tutto ribaltato. Solo uno degli animalisti si è visto ridurre di tre mesi la pena. La condanna a suo carico in primo grado era stata di otto mesi. Mentre per il biellese Vassallo è arrivata l’assoluzione.