Alessandro Barbero a Biella per parlare di “Brick for stone”
Il famoso e seguitissimo storico nonché docente universitario presenterà alla Libreria “Giovannacci” di Biella oggi, sabato, il suo ultimo libro.
Il famoso e seguitissimo storico nonché docente universitario Alessandro Barbero (nella foto) presenterà alla Libreria “Giovannacci” di Biella oggi, sabato 29 aprile, alle ore 18, il suo ultimo libro, intitolato “Brick for stone” e da poco uscito per Sellerio. “Giovannacci” prosegue, dunque, i festeggiamenti per i suoi 120 anni di attività.
Il libro
Il nuovo libro di Alessandro Barbero si presenta come un racconto dell’11 settembre tra realtà storica e pura, trascinante, invenzione letteraria. Ecco la trama: “È l’anno fatidico 2001. A New York, Harvey Sonnenfeld, agente Cia messo un po’ in disparte ma carico di esperienza, ha un’intuizione, una di quelle convinzioni tenaci che non si sa da dove vengano ma che possono essere più radicate di un ragionamento articolato: ci sarà un attentato.
«New York conta un bel po’ di milioni di abitanti, e nessuno può sapere esattamente quanti stanno preparando un attentato. Loro sono qui e io prima o poi li annuserò». Ingaggia allo scopo un gruppo di persone tanto assurdo quanto efficace. Bobby Fischer, l’unico americano della storia campione mondiale di scacchi, paranoico, ma capace di anticipare un migliaio di mosse; l’immigrato russo Kozlov, un ubriacone, proveniente dall’Afghanistan, ingegnere esperto di ogni tipo di attentato; il professor Koselleck, cacciato dall’università a causa di una condanna per stalkeraggio contro la moglie, il massimo studioso del pianeta di graffiti offensivi e scritte oscene. Intanto un’ombra si aggira, un altro gruppo affaccendato a tessere una rete di contatti; per loro non è il 2001 ma l’anno 1421 dall’Egira. L’improbabile squadra di Harvey Sonnenfeld da un labile indizio scovato in metropolitana e una conversazione captata per caso, dà l’avvio a una corsa contro un tempo immaginario, in cui si profilano minuziosamente terroristi costruiti sull’equivoco. Siamo arrivati a settembre. La fine è nota».
Ma il racconto è pieno di tensione e di sorprese, e pervaso dall’ironia di chi, come Alessandro Barbero, sa guardare alla storia con disincanto.