Inaugurato il cippo in memoria del partigiano Giuseppe Martelli "Pippo"
In occasione della ricorrenza del 25 Aprile. Alla celebrazione hanno partecipato gli studenti delle quinte della primaria del paese
In occasione della ricorrenza del 25 Aprile, è stato inaugurato questa mattina, venerdì 21 aprile 2023, a Occhieppo Inferiore, lungo la provinciale ex 338, nei pressi del ponte sull'Elvo, il cippo in memoria del partigiano Giuseppe Martelli "Pippo".
Con gli studenti delle quinte della primaria
La celebrazione si è poi spostata in piazza don Scaglia, dove, dopo i saluti della sindaca Monica Mosca, hanno avuto luogo la deposizione della corona di alloro accanto alla lapide e la benedizione del parroco, don Fabrizio Mombello, seguiti dall'orazione ufficiale di Pierangelo Favario, presidente della sezione Anpi Valle Elvo e Serra "Pietro Secchia", e dalle letture a cura delle classi quinte della scuola primaria di Occhieppo Inferiore.
Chi era "Pippo"
Giuseppe Martelli “Pippo” era nato a Tollegno il 1° dicembre 1918 e nel 1944 risiedeva ad Occhieppo Inferiore, in via Angelone 5.
Dell’episodio nel quale Pippo venne mortalmente ferito non abbiamo trovato citazioni su testi storici o di memorialistica resistenziale. Tuttavia è stato possibile – anche grazie all’aiuto di Rolando Magliola della Casa della Resistenza di Sala Biellese – ricostruirne le circostanze dal confronto tra alcuni documenti sia di parte fascista che partigiani, nonché da alcune testimonianze orali raccolte. Dai notiziari della Guardia Nazionale repubblicana si rileva infatti che il 27 settembre 1944 si ebbe ad Occhieppo Inferiore uno scontro a fuoco tra militi del Battaglione Pontida e due pattuglie partigiane, «che causava la morte di un ribelle».
Con la Brigata Garibaldi
Una relazione del comando della V divisione Garibaldi che aveva sede a Sala Biellese, stilata presumibilmente alla fine delle ostilità, riporta una breve scheda descrittiva del partigiano Pippo: «Entrò a far parte della 75^ Brigata il 31/08/1944; in breve seppe conquistarsi la stima di tutti e la fiducia dei responsabili». Nella stessa scheda viene poi riportato che Pippo fu «inviato di servizio ad Occhieppo Inferiore il 26/9 in compagnia di “Zio” (e in tale circostanza, ndr) si imbatteva in una pattuglia della Brigata Nera. Benché colpito da una raffica di mitra al basso ventre, reagiva col fuoco della sua pistola e riusciva, poi aiutato da Zio, a sottrarsi alla cattura. Poco dopo decedeva».
La presenza delle spie
In effetti una comunicazione del Comando Zona Biellese del 25 settembre1944, indirizzata alla 75^ e alla 2^ Brigata Garibaldi e al Cln di Biella, segnalava la presenza di spie nella zona, tra queste in particolare un uomo di Occhieppo Inferiore iscritto al P.F.R. (Partito Fascista Repubblicano) e «due ragazze di Occhieppo, una bionda, alta, magra ad Occhieppo Superiore, e una piccola nera, in lutto, a Occhieppo Inferiore».
E’ quindi assai probabile che Pippo e Zio fossero stati inviati in missione ad Occhieppo per trovare e possibilmente arrestare le due spie, un pericolo costante e rilevante per il movimento partigiano che si muoveva in territorio occupato dalle truppe nemiche e per il quale la segretezza degli spostamenti era fondamentale. Entrambi i partigiani erano infatti occhieppesi e quindi c’era la concreta possibilità che essi
potessero con maggiore facilità identificare le spie e neutralizzarle.
Pippo e Zio potrebbero essersi fermati ad Occhieppo presso le loro famiglie la notte tra il 26 e il 27 settembre e aver poi ripreso la strada per
raggiungere il loro comando a Sala.
L'agguato mortale nei pressi del ponte
Non ci sono notizie sull’esito della loro missione, ma risulta da una testimonianza raccolta anni dopo dalla signora A. V. di Occhieppo Inferiore che, mentre Pippo e Zio si accingevano a uscire dal paese attraversando il greto del torrente Elvo nei pressi di questo ponte, sarebbero stati vittime di un agguato nel quale Pippo fu ferito mortalmente.
Questo fatto confermerebbe almeno le notizie in possesso del comando garibaldino su una attività spionistica fascista ad Occhieppo. Pippo fu trasportato su un carro agricolo adagiato tra due materassi a Sala, dove il medico, dottor Virginio Silvestrini, tentò inutilmente di salvargli la vita.
"Zio" morì a dicembre
“Zio”, il partigiano Ugo Schiapparelli, nato da Occhieppo Inferiore il 1° aprile 1912, compagno di Pippo nella sfortunata missione del 27 settembre, trovò la morte il 9 dicembre 1944 ad Occhieppo Inferiore nel corso di un rastrellamento effettuato da un reparto della GNR che catturò diversi ostaggi civili e partigiani e ne passò per le armi quattro, tre di loro – lo stesso Zio, il padre Pietro e Flavio Frassati – morirono subito; il quarto, Luigi Pagnone, ferito, decedette l’indomani.
Alla memoria di Zio e del padre Pietro è stata apposta una lapide in via Costa ad Occhieppo Inferiore.