Servizi sociali di Biella premiati a Torino per il "Condominio Solidale"
L’assessore Isabella Scaramuzzi ed i Servizi Sociali sono stati invitati a Torino per ritirare il "Premio Persona e Comunità".
L’assessore alle Politiche abitative Isabella Scaramuzzi e un piccolo gruppo dei Servizi Sociali (composto, tra gli altri, dalla dottoressa Cristina Paola, coordinatrice dei Servizi Territoriali e la dottoressa Barbara Francescon, responsabile del progetto Condominio Solidale per la cooperativa Maria Cecilia) sono stati invitati a Torino per ritirare il "Premio Persona e Comunità", consegnato al Comune di Biella (Assessorato Servizi Sociali) in relazione al progetto "Condominio Solidale - Reti per l'abitare indipendente"; di Piazza Molise 1, gestito in co-progettazione con la Cooperativa Sociale Maria Cecilia.
Il progetto premiato
Si tratta di una palazzina di proprietà comunale sita in Piazza Molise 1, circondata da un giardino, il cui accesso è costituito da una rampa pavimentata accessibile ai disabili e ha le caratteristiche di un complesso abitativo ordinario strutturato su tre piani. Gli appartamenti sono così distribuiti: su ogni piano vi sono tre mini-alloggi per persone singole e due per due persone con una metratura massima di mq. 40,60. Tutti si affacciano su un ampio corridoio interno e ognuno è dotato di un terrazzo fruibile. L’ascensore, che raggiunge anche il seminterrato, è predisposto per il trasporto di disabili anche barellati. Nel seminterrato si trovano, oltre alle cantine in dotazione dei condomini, un vasto locale polifunzionale, un locale più piccolo con annesso servizio ed alcune attrezzature di tipo ambulatoriale (lettino, armadio, ecc.), nonchè un piccolo spazio adibito a lavanderia comune.
Il commento dell'assessore
«La finalità del "Condominio" si configura dunque come una residenza autonoma per anziani a rischio di solitudine, volta a rappresentare una soluzione non generica al bisogno di “casa” della terza età – spiega l’assessore alle Politiche abitative Isabella Scaramuzzi -. Al tempo stesso si prospetta come uno strumento in grado di ritardare o evitare il ricovero in residenze protette. Il progetto di assistenza e coinvolgimento attivo e diretto dei condomini ivi residenti è gestito dalla Cooperativa Sociale Maria Cecilia che, in collaborazione con gli operatori del nostro servizio sociale, hanno messo in atto interventi di supporto e assistenza, oltreché di socializzazione e inclusione a favore degli anziani all’interno del Condominio».
Obbiettivo: ritardare l'istituzionalizzazione
E conclude l’assessore: «Gli interventi resi e i risultati ottenuti dimostrano che la domiciliarità spesso è il mezzo più potente per ritardare e/o evitare l’istituzionalizzazione, soprattutto nei casi dove è assente o debole la rete familiare e quindi non c’è nessuno che possa prendersi cura dell’anziano, garantendo una presenza attiva e costante. È stato inoltre riconosciuto che l’esperienza di gestione di progetti sociali con soggetti del terzo settore, in collaborazione col servizio sociale cittadino rappresenta, nel quadro dei progetti di comunità, un modello di welfare virtuoso, volto a migliorare la qualità della vita delle persone più fragili».