Tapiro per Massimo Giletti, lui replica: «L’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità»
A consegnarlo l'inviato di "Striscia la Notizia" Valerio Staffelli, a seguito del dibattito suscitato dalla chiusura improvvisa del programma condotto dal giornalista biellese su La7, "Non è l'Arena".
A consegnarlo l'inviato di "Striscia la Notizia" Valerio Staffelli, a seguito del dibattito suscitato dalla chiusura improvvisa del programma condotto dal giornalista biellese su La7, "Non è l'Arena".
Il servizio di "Striscia la Notizia" ieri sera
Dopo diversi anni, il programma "Non è l'Arena" giovedì scorso, 13 aprile, è stato chiuso tramite un comunicato dell'editore di La7, Urbano Cairo.
Raggiunto da Staffelli, che gli ha chiesto un commento a riguardo, Giletti ha così replicato:
«Lo deve chiedere al presidente Cairo, forse l’ha fatto perché sono juventino».
Alla domanda di Valerio Staffelli se la causa dell'allontanamento sia collegata al fatto che "si sia interessato al caso di Matteo Messina Denaro", Massimo Giletti ha risposto così:
«Io penso che l’Italia non sia ancora pronta ad ascoltare certe verità, che fa più comodo tenere nei cassetti. Ma è una mia sensazione, dopodiché un editore è libero e si assume la responsabilità di quello che fa».
Giletti ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto alle 35 persone che lavorano con lui: «Questo non lo accetto, farò di tutto per tenere vivo questo gruppo di lavoro», ha voluto assicurare.
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