Migranti lavoreranno gratis

BIELLA - Fa discutere, per strada, in tv come sui social network, ma non accenna a fermarsi, la nuova iniziativa nell’ambito accoglienza che si appresta a portare nel Biellese un modello già rodato, e altrettanto dibattuto, in altri Comuni d’Italia. Comincia, infatti, a prendere forma il progetto che prevede il coinvolgimento, a titolo volontario, dei richiedenti asilo del quartiere San Paolo in attività di piccola manutenzione, utili al quartiere.
Se il numero di migranti coinvolti, fra quelli ospitati all’ex hotel Colibrì di via Cerruti e nell’ex sede della Polizia Stradale di viale Macallè, è ancora in fase di definizione, più chiare paiono già le tempistiche di realizzazione dell’iniziativa. Complice l’incontro, svoltosi martedì, tra le cooperative Anteo e Versoprobo e gli assessori Valeria Varnero, per i Lavori pubblici, e Francesca Salivotti, per le Politiche sociali.
«Si è trattato di un primo incontro, al quale faranno seguito altri. Le cooperative valuteranno adesioni e professionalità di queste persone, per stabilire poi assieme un programma di iniziative», spiega Valeria Varnero.
I migranti coinvolti potrebbero essere una 50ina: circa 40 sono quelli che si trovano all’ex Polstrada, dove opera l’Anteo, e una decina all’ex hotel Colibrì, che fa capo alla Versoprobo di Vercelli. Si vedrà quanti, di questi, si candideranno per il ruolo di lavoratori volontari.
I primi a cominciare, anticipa Francesca Salivotti, saranno proprio i profughi di viale Macallé: «Entro la fine della settimana firmeremo l’accordo con Anteo, così da cominciare tra una decina di giorni. Per l’accordo con Versoprobo, che deve siglare ancora il protocollo con la Prefettura, si parla, invece, di metà settembre».
Luogo di attività, appunto, zona San Paolo e, tra i primi più ampi interventi, quelli ai Giardini Zumaglini. Salivotti: «Si tratta di piccola manutenzione, come pulitura di cunette e strade, raccolta foglie, tinteggiatura di piccole cancellate o panchine. Al centro ci saranno le esigenze del quartiere».
Giovanna Boglietti
Nella foto: alcuni ospiti cattolici dell’ex sede Polstrada che frequentano la parrocchia e l’oratorio del Villaggio Lamarmora, dove danno una mano, cucinando o pulendo il campetto
Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 25 agosto 2016
BIELLA - Fa discutere, per strada, in tv come sui social network, ma non accenna a fermarsi, la nuova iniziativa nell’ambito accoglienza che si appresta a portare nel Biellese un modello già rodato, e altrettanto dibattuto, in altri Comuni d’Italia. Comincia, infatti, a prendere forma il progetto che prevede il coinvolgimento, a titolo volontario, dei richiedenti asilo del quartiere San Paolo in attività di piccola manutenzione, utili al quartiere.
Se il numero di migranti coinvolti, fra quelli ospitati all’ex hotel Colibrì di via Cerruti e nell’ex sede della Polizia Stradale di viale Macallè, è ancora in fase di definizione, più chiare paiono già le tempistiche di realizzazione dell’iniziativa. Complice l’incontro, svoltosi martedì, tra le cooperative Anteo e Versoprobo e gli assessori Valeria Varnero, per i Lavori pubblici, e Francesca Salivotti, per le Politiche sociali.
«Si è trattato di un primo incontro, al quale faranno seguito altri. Le cooperative valuteranno adesioni e professionalità di queste persone, per stabilire poi assieme un programma di iniziative», spiega Valeria Varnero.
I migranti coinvolti potrebbero essere una 50ina: circa 40 sono quelli che si trovano all’ex Polstrada, dove opera l’Anteo, e una decina all’ex hotel Colibrì, che fa capo alla Versoprobo di Vercelli. Si vedrà quanti, di questi, si candideranno per il ruolo di lavoratori volontari.
I primi a cominciare, anticipa Francesca Salivotti, saranno proprio i profughi di viale Macallé: «Entro la fine della settimana firmeremo l’accordo con Anteo, così da cominciare tra una decina di giorni. Per l’accordo con Versoprobo, che deve siglare ancora il protocollo con la Prefettura, si parla, invece, di metà settembre».
Luogo di attività, appunto, zona San Paolo e, tra i primi più ampi interventi, quelli ai Giardini Zumaglini. Salivotti: «Si tratta di piccola manutenzione, come pulitura di cunette e strade, raccolta foglie, tinteggiatura di piccole cancellate o panchine. Al centro ci saranno le esigenze del quartiere».
Giovanna Boglietti
Nella foto: alcuni ospiti cattolici dell’ex sede Polstrada che frequentano la parrocchia e l’oratorio del Villaggio Lamarmora, dove danno una mano, cucinando o pulendo il campetto
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