Il partito Marxista: “No alla Pedemontana”
Intervento di Gabriele Urban.
L’Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) si oppone alla realizzazione del progetto della “Pedemontana piemontese” deliberato in via definitiva l’8 febbraio dal Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Tale notizia ha invece reso euforici e speranzosi tutti i politici biellesi della maggioranza di governo e pure quelli del Partito Democratico (PD).
“No alla pedemontana”
”A nostro avviso - dice dal partito Gabriele Urban - è un’opera faraonica quanto inutile considerata l’esclusiva tratta Masserano-Ghemme. Un percorso stradale con risapute basse percorrenze rispetto alla realizzazione dell’opera nel rapporto costi/benefici. Una volta giunti a Ghemme che si farà? Oggettivamente per recarsi a Milano o Torino – veri obiettivi di tanti pendolari biellesi – risulta più veloce e pratico convergere verso gli ingressi autostradali dell’A4 (Torino-Milano) di Carisio e Santhià”.
Alternative
”La nostra Organizzazione - prosegue Urban- da anni promuove la ristrutturazione completa delle due arterie già deputate a tale scopo ossia la SP230 (di Massazza) per Milano e la SP143 (del Vercellese) per Torino. Chiunque può osservare che già 90 anni fa i progettisti dell’A4 Torino-Milano imposero una marcata curva verso Biella per avvicinare la nostra provincia all’autostrada. Dunque, per abbattere lo storico isolamento del biellese, rivendichiamo che queste due arterie fondamentali vengano poste in completa sicurezza con l’ampliamento, dell’intera tratta, a due corsie – più corsia di emergenza – per senso di marcia ed il rinnovo della segnaletica orizzontale e verticale. Analogamente chiediamo l’immediata elettrificazione del tratto ferroviario Biella-Novara poiché è inaccettabile che due capoluoghi di provincia così importanti siano ancora collegati con desueti treni a gasolio. Da sempre sosteniamo la “Logica delle priorità”, propria del Movimento NO TAV basata su fatti oggettivi e mai ideologici, ossia l’inutilità di viaggiare da Milano a Roma in tre ore, con treni ad alta velocità, se poi necessitano quasi due ore per percorrere la tratta Biella-Milano. Vogliamo qui denunciare anche la gravissima situazione di pericolosità del manto stradale della SP232 (Cossato-Valle Mosso ora Valdilana) che letteralmente si sta sbriciolando e molti giunti stradali, in prossimità dei ponti, hanno raggiunto dislivelli critici. Per non parlare della superstrada Biella-Masserano (SP142) la cui attuale vecchia segnaletica direzionale è talmente malridotta da non permettere la lettura di diverse uscite.
Per quanto ci riguarda i 385 milioni di euro deliberati per la realizzazione della cosiddetta “Pedemontana piemontese” dovrebbero essere destinati per la riqualificazione e l’urgente messa in sicurezza della rete stradale biellese esistente”.