Statistica shock

La sanità biellese, eccellenza nazionale..?

Secondo uno studio fatto dal quotidiano «Italia Oggi», il “Sistema salute” biellese è 31° su 108 province italiane e primo in Piemonte.

La sanità biellese, eccellenza nazionale..?
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Garantire la continuità dei servizi e supportare il più possibile l’offerta e la qualità delle prestazioni sanitarie erogate: questo è l’obiettivo fondamentale che l’ASL di Biella sta perseguendo con successo, a quanto pare, stando a un recente studio del quotidiano economico «Italia oggi».

«La sanità biellese non è una Cenerentola»

Stando a quanto evidenziato dallo studio di Italia Oggi, la sanità biellese non sarebbe una Cenerentola: al contrario il “Sistema salute” Biella è 31° su 108 province italiane e primo in Piemonte. L’impegno nel reperimento di nuove professionalità e nella valorizzazione del personale in servizio è massimo, in quanto premessa fondamentale per rispondere ai bisogni di salute della popolazione e accrescere l’attrattività dell’Azienda Sanitaria, continuando ad investire.

L'ospedale di Biella riconosciuto a livello internazionale

Nel ranking 2022, pubblicato dalla rivista americana «Newsweek», l’ospedale di Biella compare tra i «World's Best Specialized Hospitals» come il 4° del Piemonte, dopo gli ospedali Città della Salute, Ospedale Mauriziano e San Giovanni Bosco di Torino. Il Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella sarebbe poi al 69° posto nella classifica degli Ospedali d'Italia, posizionandosi addirittura prima degli ospedali Santi Biagio e Arrigo di Alessandria (89°), Sant'Andrea di Vercelli (99°) e S. S. Annunziata di Savigliano (111°).

Il Nuovo ospedale degli Infermi di Biella

Non mancano le criticità

Le criticità sollevate, quale in primis la carenza di medici, sono note e l’unica risposta efficace è quella di gestirle con soluzioni diversificate. Il confronto sinergico con i sindacati, con i quali la Direzione Generale ha un tavolo aperto, proseguirà nelle prossime settimane. Pur comprendendo l’importanza e l’urgenza di ottenere risposte concrete, l’Azienda Sanitaria deve necessariamente confrontarsi in un panorama regionale e che vede anche le altre ASL misurarsi sugli stessi temi. Alcuni temi superano la dimensione aziendale e si collocano necessariamente in un contesto di valutazione regionale; pertanto il confronto da parte dell’ASLBI è tuttora aperto e sarà volto a vagliare congiuntamente tutte le soluzioni legittimamente percorribili.

Le soluzioni: valorizzazione del personale e prestazione aggiuntive

Nel corso del 2022 è stato possibile fare fronte alle difficoltà acuitesi sia sul territorio che in ospedale, sia individuando di volta in volta interventi ad hoc, sia mettendo in primo piano la valorizzazione del personale in servizio che supportando l’attività con il reperimento di consulenze, convenzioni, prestazioni aggiuntive: tutte con l’unico scopo di garantire la migliore offerta sanitaria possibile ai cittadini biellesi. A fronte delle dichiarazioni che definiscono “l’ospedale di Biella morto” è altrettanto doveroso da parte dell’ASLBI chiarire che l’ospedale di Biella, nonostante le criticità che affliggono il sistema salute a livello nazionale, lavora e combatte al fianco del proprio personale per mantenersi competitivo e con progetti importanti per il futuro.

Alcuni dati numerici

  • L’organico del personale infermieristico risulta al completo e quindi coperto: il Piano assunzioni approvato dalla Regione Piemonte per il 2022 prevede 787 unità, mentre gli effettivi in servizio ad oggi sono 796, comprensivi dei contratti a tempo determinato; il Piano 2023 in attesa di approvazione ne indica 802 con un incremento di 15 operatori rispetto al Piano 2022 (e non 2 come riportato nella nota stampa).
  • La mancanza di medici rispetto al fabbisogno previsto riguarda principalmente le specialità di cui è emersa la forte criticità nelle sedi del Dipartimento di Medicina e Chirurgia d’Urgenza, Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Ortopedia. Per queste specialità, ad eccezione dell’Ortopedia, si sta facendo ricorso per la copertura di turni al supporto di medici in cooperativa, in relazione al fabbisogno via via rilevato.
  •   La carenza di dirigenti medici dipendenti per assenza di specialisti “sul mercato nazionale” è stata compensata dall’Azienda Sanitaria di Biella con professionisti in convenzione o contratto libero professionale: 17 medici libero professionisti e 25 medici in convenzione con altre Aziende Sanitarie. Inoltre sono presenti 23 Specialisti Ambulatoriali Interni.

Investimenti per il futuro

A questo numeri, sempre in riferimento al 2022, vanno aggiunti circa 2.300.000 euro di fondi investiti: 800.000 euro di Prestazioni Aggiuntive previste nei contratti collettivi e pertanto rientranti nei tetti di spesa del personale e circa 1.500.000 euro riconosciuti ai professionisti per altre prestazioni aggiuntive (circa 5.000 ore) grazie ad un finanziamento regionale finalizzato al recupero delle liste d’attesa. Si può quindi comprendere quanto all’evidente dimensione del problema si stia rispondendo con un approccio altrettanto ampio e volto a contenere le difficoltà e superare questa fase oggettivamente complessa per la sanità nazionale.

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