L'acqua nel Po inizia a scarseggiare: autobotti nel Biellese per riempire le falde acquifere
Lo riferiscono gli indicatori dell'Oservatorio ufficiale dell'Autorità del Po, riunito questa mattina per capire come risolvere la situazione.
Le autobotti sono già in azione nel biellese e nel novarese a causa di una manifesta sofferenza del quadro idrico del fiume po: i grandi laghi alpini sono ai minimi storici. Questo, in sostanza, è ciò che riferiscono gli indicatori dell'Oservatorio ufficiale dell'Autorità del fiume più lungo d'Italia, riunito questa mattina per la prima volta nel 2023 per capire come risolvere la situazione.
Laghi svuotati
Già lo scorso anno, uno dei fattori critici analizzati dall'Osservatorio era il tasso di riempimento dei laghi alpini. Le avvisaglie di questo 2023 sottolineano una possibile crisi in arrivo su questo fronte: se non pioverà in abbondanza l'acqua potrebbe essere troppo poca per soddisfare i bisogni degli agricoltori. L'unico bacino, fra i grandi laghi, con un livello di invaso in costante aumento è il Lago Maggiore.
Poca neve = poca acqua
La neve, sicuramente più presente sulle Alpi rispetto allo scorso anno, non è bastata neanche nel 2023 a soddisfare le esigenze dei fiumi del Piemonte. Di conseguenza, la minore portata totale d'acqua potrebbe causare qualche problema anche nel Delta del Po: se la parte dolce fosse troppo poca, le intrusioni saline aumenterebbero a dismisura.
Autobotti nel biellese
Utilitalia, nel corso della riunione dell'Osservatorio, ha reso manifesto a tutti l'impiego recente di autobotti nel novarese e nel biellese per approvvigionare le falde acquifere orfane di acqua delle due zone. Numerosi comuni sono già in stato di preallarme, pronti in caso la situazioni peggiori. Anbi, l'Associazione dei Consorzi di Bonifica, ha sottolineato che, anche in questo 2023, il futuro dell'irrigazione è completamente dipendente dalle incerte precipitazioni.