Il sindacato: "In carcere manca personale, fate subito qualcosa"
Duro comunicato del segretario nazionale del Sinappe, Raffaele Tuttolomondo, che chiede aiuto al viceministro Delmastro.
«L’anno nuovo è iniziato con mille buoni propositi, motivo per cui siamo a sottoporle le vecchie problematiche registrate nella Casa Circondariale biellese, affinché si riesca finalmente a risolverle, donando sollievo e garantendo un idoneo ambiente di lavoro ai poliziotti ivi in servizio». E’ quanto scrive in un comunicato rivolto al provveditorato, il segretario nazionale del sindacato Sinappe, Raffaele Tuttolomondo (a sinistra nella foto con il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro).
Tante problematiche
«Innanzitutto - scrive - si ribadisce la carenza di personale, in particolare nel ruolo sottufficiali; si rammenta infatti come in tutto l’Istituto sia presente un sostituto commissario ed un solo sovrintendente, nonostante la presenza di 420 detenuti! Manca un Comandante di Reparto così come manca un Direttore nominato in pianta stabile. La Sorveglianza Generale viene affidata agli Assistenti, pur non avendo questi alcuna esperienza in proposito, affidandosi quindi ad una gestione precaria ed inesperta del carcere. La popolazione detenuta, probabilmente conscia di tale stato di cose, si rende autrice di continui eventi critici, violando regole e creando continuo scompiglio in Istituto».
Turni massacranti
Tuttolomondo parla poi di turni massacranti, della mancata programmazione dei servizi e di altre problematiche che creano nel personale «stress fortissimo». Mancano inoltre educatori e c’è un solo contabile che non può gestire tutto da solo. il Sinappe chiede quindi l’intervento del sottosegretario alla Giustizia, il biellese Andrea Delmastro, invitato a visitare ancora una volta la casa circondariale.