Nel fine settimana

"Siamo stati picchiati dai buttafuori di una discoteca"

Sarebbe successo a Ivrea. Coinvolti giovani di Cavaglià e Viverone. Indagano i Carabinieri.

"Siamo stati picchiati dai buttafuori di una discoteca"
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I Carabinieri di Ivrea stanno indagando su una presunta aggressione da parte di buttafuori di una nota discoteca della zona, a un gruppo di ragazzi biellesi, provenienti da Cavaglià e Viverone, di età compresa tra i 22 e i 25 anni, che hanno deciso di trascorrere la sera dell’Epifania in quel locale. I giovani - a loro dire - sarebbero stati malmenati a suon di calci e pugni senza apparente motivo in quanto gli energumeni avrebbero scambiato un semplice abbraccio amichevole tra due ragazzi biellesi per un accenno di rissa.
Secondo quanto avrebbero confermato alcuni presenti ai Carabinieri che hanno subito raccolto le dichiarazioni degli aggrediti così come quella di altri testimoni, proprio l’abbraccio di gioia avrebbe scatenato la reazione violenta degli addetti alla sicurezza. In ogni caso, stando alla legge che regola ormai dal 2009 gli addetti al servizi di controllo (gli ex buttafuori) non sono ammesse in nessun caso le maniere violente, tantomeno i calci e i pugni.

Le proteste fuori dal locale

I giovani biellesi non avrebbero opposto resistenza fisica una volta cacciati dal locale, ma a più riprese avrebbero chiesto spiegazioni nei pressi dell’ingresso. L’apparente atteggiamento polemico avrebbe ulteriormente innervosito gli addetti della security al punto che, uno di loro, avrebbe addirittura fatto uso di spray al peperoncino, dispositivo che, per un buttafuori, è assolutamente vietato. La nuvola di spray urticante, sarebbe stata spruzzata proprio verso i volti dei ragazzi di Viverone e Cavaglià.

Arrivano i mezzi di soccorso

Le forze dell’ordine e le ambulanze sono state chiamate poco dopo l’aggressione dagli stessi ragazzi, alcuni dei quali avvertivano un forte dolore agli occhi. la situazione è stata pertanto presa in mano dai Carabinieri delle “gazzelle” del Nucleo radiomobile di Ivrea che hanno invitato i ragazzi biellesi a presentare al più presto denuncia. Solo in tal modo, infatti, l’autorità competente potrà procedere nei confronti degli addetti ai servizi di controllo fino ad arrivare al punto di sospendere loro il decreto prefettizio.

S.B.

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