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Frodi creditizie: Piemonte con il calo maggiore in Italia

Registrato il maggior decremento di numero di frodi rispetto al I semestre del 2021, con un -16%.

Frodi creditizie: Piemonte con il calo maggiore in Italia
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Le frodi creditizie mediante furto di identità continuano ad avere un certo impatto sui consumatori, con l’utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene. Infatti, i dati del primo semestre 2022 rilasciati dall’Osservatorio CRIF-Mister Credit sulle Frodi Creditizie confermano un numero di frodi superiore a 15.400 casi, con un importo medio delle stesse pari a € 4.700 euro. Rispetto all’anno precedente è in crescita il numero di casi rilevati (+26,9%), mentre cala l’importo medio (-9,0%), ma solamente perché le organizzazioni criminali si sono orientate su finanziamenti fraudolenti di importo più contenuto rispetto all’anno precedente, che si era attestato a 5.168 Euro.

Nello specifico, lo studio evidenzia come, nel semestre di riferimento, il danno stimato abbia superato i 72 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 63 milioni circa del 2021.

Il fenomeno delle frodi creditizie realizzate attraverso il furto d’identità è un fenomeno che evolve nel tempo. I criminali sfruttano tecniche sempre più sofisticate per carpire i dati personali dei consumatori, che sono indispensabili per compiere le frodi. In questo periodo dell’anno, con l’aumento degli acquisti online, tra Black Friday e compere natalizie, è fondamentale porre attenzione all’utilizzo consapevole e attento dei nostri strumenti di pagamento e delle nostre informazioni personali”, commenta Beatrice Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF.

In Piemonte oltre 74 casi al mese

Nel primo semestre 2022, il Piemonte ha registrato 892 casi di frode, dato che posiziona la regione al 7° posto della graduatoria nazionale. A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Torino, con 520 casi (che la collocano al 4° posto nel ranking nazionale), seguita da Alessandria con 93, e da Cuneo con 75. Tuttavia, il Piemonte è la regione in cui si registra il maggior decremento di numero di frodi rispetto al I semestre del 2021, con un -16%. A Biella le frodi sono state 53.

Le tipologie di finanziamento oggetto di frode

Il prestito finalizzato, seppur continui ad essere la tipologia di prodotto maggiormente coinvolto nei casi di frode (36,2%), registra un calo del -16,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Diminuiscono notevolmente i casi di frode che interessano le carte di credito (-64,1%), che nel I semestre 2021 erano arrivati a rappresentare oltre un quarto del totale dei casi registrati nel periodo . I casi sembrano essersi spostati dalle carte di credito tradizionali a quelle revolving, che rappresentano ora una quota del 21%. Anche il prestito personale nel I semestre 2022 risulta essere una delle tipologie di prodotto in calo (-31,7%), rappresentando l’11,3% del totale dei casi. Subisce invece un incremento del +69% la categoria dei mutui, che nel I semestre 2022 rappresenta il 4,1% del totale dei casi.

Le principali categorie di beni acquistati in modo fraudolento

Rispetto al primo semestre 2021, l’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia di frode maggiormente diffusa (54,2%) e in crescita del +12,4%. Al secondo posto la categoria auto-moto (che arriva al 12,3%), anche se in calo del -9,3%, seguita da elettronica-informatica-telefonia (8,2%), in calo del -31,8%. Seguono le frodi che hanno per oggetto l’arredamento (6,5%), le spese per la salute (5,7%) e le spese per immobili/ristrutturazione (5,2%). In forte aumento, anche se si fermano all’1,9%, le frodi relative a viaggi e intrattenimento. Per quanto riguarda la tipologia di bene in rapporto all’erogato, le categorie più colpite per cui si evidenzia una maggiore incidenza sono: viaggi/intrattenimento, consumi/abbigliamento/lusso, ed elettrodomestici.

Per quanto riguarda gli importi delle frodi emergono due particolari evidenze dal I semestre 2022. I casi di frode con un importo inferiore ai 1.500 euro sono più che raddoppiati (+188,9%) rispetto al primo semestre del 2021 e rappresentano il 34,7% del totale dei casi; aumentano (+60,3%) anche i casi di frode con importi tra i 1.500 € e 3.000 €. Invece, si registra un decremento dei casi con importo tra i 3.000 € e i 20.000 €, ed in particolare quest’ultima fascia ha subito un calo del -71,3%, mentre aumenta la fascia oltre 20.000 €.

Il profilo delle vittime

Osservando la distribuzione delle frodi per classi di età si inverte la tendenza evidenziata durante il 2021, la fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei 18-30enni (+9,5%), che restano anche la fascia più colpita, coinvolti in oltre 1 caso di frode su 4 (26,5% sul totale); seguono i 31-40enni (21,7%), i 41-50enni (21,6%), i 51-60enni (16,2%) e gli over 60 (13,6%). In tutti i gruppi over 30 si osserva una contrazione della quota di casi.

“Il pericolo di cadere vittima di una frode è accresciuto anche da comportamenti spesso disinvolti su internet, come la condivisione di informazioni personali sui social. C’è però anche il rischio di essere vittima di phishing, una tecnica molto diffusa per carpire dati personali che interessa sempre più la quotidianità di giovani e adulti. Per sensibilizzare le persone sui pericoli della rete e aiutarle a non cadere nelle trappole degli hacker, CRIF ha lanciato CyberNinja, il gioco che insegna a combattere il phishing in modo divertente. Oltre ad imparare a riconoscere messaggi ed e-mail fasulle, è fondamentale che i consumatori utilizzino canali sicuri per effettuare pagamenti, controllino l’autenticità dei siti che visitano e adottino sistemi di protezione e controllo dei propri dati personali” - conclude Beatrice Rubini.

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