Lei 13 anni, lui 57. Arrestato

Lei 13 anni, lui 57. Arrestato
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Per mesi ha avuto una relazione con una ragazzina di appena 13 anni. Ora un operaio di 57 anni residente nel Biellese si trova in carcere. Gravissimo il reato che gli viene contestato: abusi sessuali su minore. E non importa che la giovane fosse consenziente e innamorata: la legge parla chiaro, il sesso con i minori non si fa. E davanti ai carabinieri avrebbe dichiarato: «Ci siamo innamorati, non pensavo di fare nulla di male».

L’inchiesta, condotta dagli investigatori della sezione di Polizia Giudiziaria dei carabinieri è partita da una denuncia del padre della ragazzina. E’ stato proprio l’uomo a rivolgersi ai carabinieri dopo aver letto il testo iniziale di alcuni messaggi dal cellulare della figlia. Non potendo accedere al suo telefonino per via del codice di sicurezza, l’uomo ha deciso di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. I carabinieri coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo hanno effettuato intercettazioni e appostamenti, oltre a controllare i  tabulati telefonici. Il rapporto tra la giovanissima e il 57enne, che si è poi scoperto essere un amico stretto di famiglia, è parso inequivocabile.

Una sorta di “amore impossibile”. Come, una ragazzina così giovane, ha potuto perdere la testa per un uomo tanto più grande di lei? Impossibile saperlo. I militari hanno ricostruito il rapporto tra i due: la ragazza era consenziente. Innamorata. Il codice penale non ammette però distinzioni: amore o no, fare sesso con una minorenne è reato. Nei confronti dell’uomo sono scattate le manette. La sua difesa è affidata a un legale di Roma.

Sh.C.

Per mesi ha avuto una relazione con una ragazzina di appena 13 anni. Ora un operaio di 57 anni residente nel Biellese si trova in carcere. Gravissimo il reato che gli viene contestato: abusi sessuali su minore. E non importa che la giovane fosse consenziente e innamorata: la legge parla chiaro, il sesso con i minori non si fa. E davanti ai carabinieri avrebbe dichiarato: «Ci siamo innamorati, non pensavo di fare nulla di male».

L’inchiesta, condotta dagli investigatori della sezione di Polizia Giudiziaria dei carabinieri è partita da una denuncia del padre della ragazzina. E’ stato proprio l’uomo a rivolgersi ai carabinieri dopo aver letto il testo iniziale di alcuni messaggi dal cellulare della figlia. Non potendo accedere al suo telefonino per via del codice di sicurezza, l’uomo ha deciso di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. I carabinieri coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo hanno effettuato intercettazioni e appostamenti, oltre a controllare i  tabulati telefonici. Il rapporto tra la giovanissima e il 57enne, che si è poi scoperto essere un amico stretto di famiglia, è parso inequivocabile.

Una sorta di “amore impossibile”. Come, una ragazzina così giovane, ha potuto perdere la testa per un uomo tanto più grande di lei? Impossibile saperlo. I militari hanno ricostruito il rapporto tra i due: la ragazza era consenziente. Innamorata. Il codice penale non ammette però distinzioni: amore o no, fare sesso con una minorenne è reato. Nei confronti dell’uomo sono scattate le manette. La sua difesa è affidata a un legale di Roma.

Sh.C.