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Terziario, volano i contratti di lavoro: +26%

Nel terziario biellese, la forma contrattuale più utilizzata ai fini dell’assunzione è stata il tempo determinato (47.3% del totale), in aumento peraltro del +40.3% rispetto al primo semestre 2021.

Terziario, volano i contratti di lavoro: +26%
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Al 30 giugno dell’anno in corso, sono 18.392 le aziende attive nel sistema economico complessivo della provincia di Biella; di queste, 11.778 operano nel settore terziario e coprono il 21.6% di quelle presenti nel territorio del Piemonte Nord. E' quanto emerge dall'Outlook terziario condotto dal Centro studi sul terziario Piemonte Nord presentato questa mattina.

Terziario, volano i contratti di lavoro: +26%

I dati del primo semestre 2022 evidenziano un tessuto imprenditoriale terziario sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre del 2021, con un apporto all’economia locale limitato a +5 unità locali. Sul bilancio del periodo pesano prevalentemente due tendenze opposte: l’aumento delle filiali con sede principale fuori provincia (+1.3% ovvero +16 unità) e la riduzione delle sedi principali d’impresa (-0.2% ovvero -17 unità). In lieve aumento le unità locali secondarie con sede in provincia (+0.4% pari a +6). Come rilevato per l’intera area del Piemonte Nord con riferimento alla struttura giuridica, risultano in calo le imprese individuali (-0.5%, pari a -26) e le società di persone (-0.3%, ovvero -10), mentre incrementa il numero delle società di capitali (+1.2%, ovvero +35), nonché delle altre forme (+1.4%, ovvero +6). Nonostante il trend in atto ormai da qualche anno, restano prevalenti le forme individuali, che rappresentano il 42.7% del totale, seguite dalle società di persone e (a differenza delle altre province del Piemonte Nord) dalle società di capitali, con un’incidenza rispettivamente del 27.8% e del 25.8%; chiudono le altre forme (3.7%).

Le dinamiche

Le dinamiche all’interno dei singoli comparti del terziario rispecchiano quelle riscontrate nel complesso del Piemonte Nord. Le attività del commercio (pari al 38.8% del terziario) continuano a diminuire all’interno del territorio biellese (-0.2%), in linea con l’andamento regionale (-0.6%) e del Piemonte Nord (-0.3%). Nonostante l’incremento della categoria “Altre attività commerciali” (+1.3%), è soprattutto la flessione del dettaglio a pesare sull’andamento complessivo del comparto, comportando una riduzione di -15 realtà imprenditoriali, quasi la metà delle quali localizzate nella delegazione Biella, Valle Oropa. La contrazione più significativa interessa il settore “Alimentare” (-1.7% ovvero -11 unità).

Trend favorevole

Dopo un 2020 in debole ripresa (+0.7%) e la conferma del trend favorevole nel 2021 (+0.4%), il turismo, grazie all’allentamento delle misure restrittive, cresce anche nel primo semestre dell’anno pur decelerando al +0.3% (corrispondente a +5 unità locali rispetto allo stock di fine 2021). L’aumento riguarda prevalentemente i “Bar e attività di ristorazione” e gli “Alberghi e strutture ricettive” del territorio, in egual misura (+3). Al 30 giugno 2022 si contano 1.569 unità locali del turismo, il 74.1% delle quali attive nel settore “Bar e attività di ristorazione”.
Con riferimento ai servizi, per la provincia di Biella si rileva una lieve crescita (+0.2%), la meno vivace tra quelle del Piemonte Nord (che aumentano in media del +0.8%) e della stessa Regione Piemonte (+1.0%). Sul risultato di Biella incide il calo dei “Servizi alla persona” (-0.5%), mentre crescono del +0.4% sia i “Servizi alle imprese” sia le “Altre attività di servizi”. Relativamente ai “Servizi alla persona”, il bilancio negativo ha interessato soprattutto l’area della Val Sessera, Valle Mosso e Prealpi Biellesi, quindi, pur in misura minore, la Valle Elvo e la Valle Cervo; crescono, invece, nel capoluogo.

Occupazione

Dal punto di vista occupazionale, l’area del Biellese ha registrato un aumento della domanda complessiva di lavoro (+32.6% rispetto al primo semestre 2021), concorrendo al 16.9% dei contratti attivati in Piemonte Nord nella prima metà del 2022. Le aziende terziarie del territorio hanno avviato 6.951 rapporti di lavoro (+28.6% sui primi sei mesi 2021), con una maggior propensione all’assunzione di giovani fino ai 34 anni di età (51.3%) e di donne (62.3%). La stessa componente straniera, calata nella prima metà del 2021, torna ad aumentare (+30.8%).
Come negli anni precedenti, le richieste maggiori di forza lavoro sono pervenute dalle attività dei servizi, con un apporto al comparto di 4.365 nuovi contratti (pari al 62.8% degli avviamenti terziari), in aumento del +22.7% su base tendenziale; in particolare, le richieste provengono dai “Servizi alla persona” (65.1%), che è anche l’ambito a crescita più vivace (+30.9%) rispetto alle altre tipologie di servizi. Turismo e commercio mostrano altresì aumenti degli avviamenti su ritmi sostenuti, pari rispettivamente a +38.6% e a 41.7%. Nel terziario biellese, la forma contrattuale più utilizzata ai fini dell’assunzione è stata il tempo determinato (47.3% del totale), in aumento peraltro del +40.3% rispetto al primo semestre 2021. Variazioni positive di un certo rilievo, pur su valori assoluti più contenuti, riguardano - così come già nel 2021 - il parasubordinato (+78.4%); seguono, in termini di crescita, l’indeterminato (+33.4%) e l’intermittente (+32.0%). Cala, invece, del -20.0% il lavoro domiciliare.

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