Addio all'uomo delle patenti
I figli: «Ci ha insegnato disciplina e rigore. Era un uomo buono, amava la famiglia»
Il paese di Pettinengo è in lutto per Renzo Gobbato, nato e cresciuto in paese dov’è voluto tornare dopo una carriera da marinaio di missione. Renzo Gobbato è morto all’ospedale di Ponderano dove era ricoverato da più di due settimane a causa di un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Aveva 76 anni, ne avrebbe compiuti 77 tra un mese, il 14 dicembre prossimo. Gobbato lascia nel dolore la moglie Concetta e i figli due figlie gemelle, Michaela e Aurelia e un figlio maschio, Valerio, oltre alle sorelle Noris, Elena e Antonina. Il funerale si è svolto martedì pomeriggio nella chiesa parrocchiale del paese.
Chi era. Originario di Pettinengo – la mamma è una componente della famiglia Piana – Renzo Gobbato era l’ultimo di cinque fratelli: due maschi e tre femmine. Dopo gli studi è entrato in marina, dove ha seguito la carriera da sottoufficiale della marina militare. «E’ arrivato a conseguire il grado maggiore dei sottoufficiali – racconta la figlia Aurelia - era capo scelto». Dopo 22 anni in marina, nel 1980 si è congedato ed è entrato in motorizzazione. Renzo Gobbato ha lavorato per un periodo a Vercelli, poi ha ottenuto il trasferimento a Biella dove ha ricoperto diversi ruoli, fatto tutti i corsi di aggiornamento possibili e immaginabili, fino a diventare esaminatore e in seguito anche collaudatore.
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