Furia: «Sui Rave? Decisione pericolosa»
Il segretario regionale del Partito Democratico: «Mi ricandido? Non ho ancora sciolto le riserve».
Il segretario regionale del Partito Democratico: «Mi ricandido? Non ho ancora sciolto le riserve».
L'intervista
A breve andrà in scadenza e ancora non ha sciolto le riserve sulla eventuale candidatura per un bis alla guida del Partito Democratico piemontese. Il biellese Paolo Furia, però, segue con interesse l’evolversi della situazione politica a livello nazionale, a partire dalle nuove norme legate ai rave.
Cosa ne pensa?
«Lo trovo un provvedimento pericoloso che delega alla pubblica autorità compiti di giudicare se una manifestazione è pericolosa o meno. Mi pare un po’ troppo. E penso anche ad una eventuale occupazione di una scuola da parte degli studenti. Cosa succederà? Rischieranno tre anni di prigione. Non so se gli elettori della Meloni siano contenti di avere uno Stato di polizia. E poi francamente credo che i problemi da risolvere siano ben altri».
Il Pd ha perso le ultime elezioni in modo netto. Cosa ha pagato?
«Secondo me non sono state valorizzate le persone sui territori e questo, insieme al fatto che non si sia arrivati a stringere le alleanze come accaduto nel centrodestra ha pesato tantissimo. Dobbiamo porci delle domande su questo tema per ripartire. In Piemonte abbiamo tenuto e arriviamo dalla conquista di tre importati realtà come Cuneo, Alessandria e Omegna, dopo aver portato a casa Torino. Da noi le basi ci sono e le persone su cui puntare anche. Purtroppo a livello nazionale sono state fatte altre scelte».
Lei andrà in scadenza con il nuovo anno. Si ricandiderà a segretario regionale del partito?
«Sinceramente è un ruolo assai stancante e devo fare delle valutazioni non tanto politiche quando personali, legate principalmente al lavoro. In diversi mi hanno chiesto di ricandidarmi ma non ho ancora sciolto le riserve. Credo che andremo a congresso con il nazionale, dunque a marzo. Ho ancora tempo per effettuare le mie valutazioni».
Enzo Panelli