Rifiuti abbandonati, furti e soste selvagge. Il sindaco ‘bacchetta’ i cittadini
Bertolino: «Arriveranno telecamere, ma occorre rispetto per le regole».
Ora basta.
Il sindaco di Brusnengo, Fabrizio Bertolino, è un fiume in piena nel descrivere alcune situazioni che si sono venute a creare in queste ultime settimane in paese. E, purtroppo, non si tratta di gesti solidali e di rispetto per la collettività, anzi. Ormai quello che accade non è più tollerabile.
Rifiuti abbandonati, furti e soste selvagge
«In giro c’è poca civiltà - sottolinea Bertolino - con segnali che non mi piacciono affatto. Devo per caso diventare un sindaco sceriffo?».
Ecco cosa accade: «Parcheggi selvaggi, immondizia di casa schiacciata e buttata nei cestini pubblici, che poi finisce puntualmente a terra, furto di candele e fiammiferi in chiesa per non parlare di quel ‘fenomeno’ che ha pensato bene si svitare due specchi segnaletici utilizzati negli incroci dai conducenti delle automobili posizionati in via Forte.
Per qualcuno saranno delle banalità ma sono cose intollerabili che non mi vanno assolutamente bene».
Il bando
Brusnengo parteciperà al prossimo bando con la Prefettura di Biella per posizionare delle telecamere di sicurezza: «Sicuramente ne occorrono, forse per comportarsi in maniera civile occorre essere proprio controllati - sostiene - intanto alcune multe le ho fatte io ma mi chiedo, quanto amiamo il nostro paese?».
L’amarezza fa posto al racconto di altri episodi: «In questi giorni, proprio nella piazza principale, ho visto un’auto parcheggiata sulle strisce pedonali quando c’erano altre aree di sosta libere e disponibili in zona, per andare e fermarsi al bar. Il tutto di fronte ai cartelli di divieto di sosta ben visibili.
E c’è stato qualcuno che ha spostato deliberatamente i paletti e ha schiodato persino i coni che si trovavano davanti all’ufficio postale per evitare soste selvagge. In questo modo ha potuto sostare fregandosene di tutti. Non se ne può più.
Fare un appello? Chiedo soltanto ai brusnenghesi se vogliono un paese civile o meno.
L.L.