Padre Luca porta il Vangelo sui social
Il parroco di sette comunità biellesi è molto seguito sul web grazie ai suoi video. Appassionato di tecnologia e musica, racconta il suo percorso di fede.
Il parroco di sette comunità biellesi è molto seguito sul web grazie ai suoi video. Appassionato di tecnologia e musica, racconta il suo percorso di fede.
La storia
Un prete appassionato di nuove tecnologie, capace di attirare migliaia di persone, e di giovani in particolare, con la lettura di brevi brani del Vangelo sui social network.
È la storia di Padre Luca Arzenton, dal 2010 parroco di Strona e, successivamente, anche nei paesi di Veglio, Camandona, Callabiana, Mezzana Mortigliengo, Casapinta e Soprana.
Le fatiche quotidiane non sono nulla in confronto all'impegno profuso su Facebook, YouTube, Instagram e persino TikTok, l'applicazione più in voga tra gli adolescenti: quasi tutti i giorni, Padre Luca porta il Vangelo sugli smartphone degli iscritti ai canali della sua comunità. Con risultati sorprendenti.
«Tutto è partito con il primo lockdown causato dalla pandemia nel 2020 – spiega il sacerdote – volevo essere vicino ai miei parrocchiani con un breve messaggio su Whatsapp commentando semplicemente i brani del Vangelo, era l'unico modo con cui potevo raggiungerli. In poche settimane ho visto che i miei videomessaggi venivano diffusi ad amici e parenti non solo nel Biellese ma anche in tutta Italia. E per evitare di sovraccaricare la memoria dei telefonini, ho iniziato a pubblicarli sui social. Sono rimasto sorpreso da questa espansione anche perché sono una persona timida e non amavo apparire. E invece ho sentito che il Signore mi ha fatto da guida, credo di esserlo diventato per tanta gente».
Chi è
Arzenton ha 46 anni ed è di origine veneta. La prima forte esperienza spirituale, avvenuta a 12 anni durante un incontro di preghiera nella Koinonia Giovanni Battista, lo ha portato alla vocazione a 16 anni. Consacrato in questa comunità dall’età di 18 anni, dopo un periodo trascorso a Roma e a Recanati, dal 1997 ha vissuto poi 13 anni in Repubblica Ceca a Plzen, in una parrocchia affidata alla comunità. La chiamata alla consacrazione sacerdotale è avvenuta poi nel 2006 con l’ordinazione presbiterale da parte del Vescovo di Plzen, al quale per quattro anni ha fatto da segretario in curia episcopale e cerimoniere nella diocesi. L’invito di Monsignor Gabriele Mana rivolto alla Koinonia per amministrare la parrocchia di Strona ha condotto p. Luca nel Biellese dove, oggi, guida la Koinonia Giovanni Battista - Oasi di Biella, un’Associazione Privata di fedeli della chiesa cattolica che conta circa diecimila aderenti tra famiglie, consacrati, consacrate ed alcuni sacerdoti. Qui la vita religiosa viene scandita da preghiera, lavoro ed evangelizzazione.
Grande appassionato di informatica: «Fin da giovane ho imparato ad usare il computer grazie al quale pratico grafica, montaggi video e audio, e faccio da webmaster di alcuni nostri siti internet», Padre Luca è affascinato dalla musica: «Ho iniziato a studiare questo campo componendo canti e brani che abbiamo concretizzato nel progetto ‘Shout! Koinonia' attraverso il quale cantiamo a Dio con uno stile contemporaneo che piace molto ai giovani».
Già, i giovani, che vivono tante difficoltà ai giorni nostri all'interno di un travagliato percorso di sacrifici, mancanze e talvolta crisi esistenziali.
«Ho avuto molte testimonianze di ragazzi che hanno fatto una forte esperienza nella parola di Dio commentata da me. Questi video hanno giovato al loro stato di vita liberandoli da pesanti macigni come la depressione. I social non portano solo negatività ma sono una delle strade che possiamo percorrere per comunicare meglio ciò che desideriamo.
Lo dimostra il fatto che molte delle persone che hanno ascoltato i miei commenti, sono venuti ad incontri di preghiera per conoscermi e fare la loro esperienza della parola proveniente dal Vangelo».
Nei video appare sempre sorridente, pronto a raccontare piccoli passi del Libro del Signore. Con i suoi modi gentili e accoglienti, Padre Luca ha già raggiunto e superato i 12 mila iscritti sul canale YouTube e quasi 1.500 su Facebook.
Ma non chiamatelo influencer: «Propongo solo delle letture che vengono ascoltate durante la Messa o negli appuntamenti feriali. Una scelta semplice, anche in base alla festa o al periodo che stiamo vivendo, ma di grande impatto emotivo».
E che arriva al cuore delle persone.
L.L.