Quintali di pesci morti e in pericolo in una roggia prosciugata nelle campagne di Salussola: rischio emergenza sanitaria
Recuperati dai guardiapesca Fipsas su ordine della Provincia quintali di carpe, cavedani e barbi di notevoli dimensioni.
Si rishia l'emergenza sanitaria lungo una roggia di Salussola, in gestione al Consorzio di Bonifica della Baraggia, a causa dei tanti pesci morti, tutti di grandi dimensioni, tra il chilo e i tre chili, lasciati sulla riva in attesa di essere recuperati. Per colpa della siccità e della chiusura inopinata dell'acqua della roggia proveniente dall'Elvo e utilizzata fino a pochi giorni fa per irrigare i campi, quintali di pesce di tutte le dimensioni, anche di svariati chili di peso, per lo più carpe, cavedani e barbi, si sono concentrati in due pozze d'acqua sempre più a secco e ormai prive di ossigeno.
Allarme e recupero
L'allarme è stato dato dai guardiapesca della Fipsas che hanno effettuato un controllo su mandato della Provincia. Un paio di quintali di pesce sono stati così recuperati dai volontari della stessa Fipsas (nelle foto) per mezzo dell'elettrostorditore e rilasciati nel Cervo che in questo periodo è ricco d'acqua a differenza dell'Elvo. Ma altri due o tre quintali di pesce dovranno essere recuperati al più presto per evitare che nel volgere di poche ore possano morire per assoluta carenza di ossigeno. Ieri, nel corso del recupero, è intervenuta anche la sindaca di Salussola, Manuela Chioda (nella foto mentre osserva il lavoro dei guardiapesca sul ponticello), che ha dato disposizioni per quanto di sua competenza.