I “furbetti”: «Contate gli straordinari»

I “furbetti”: «Contate gli straordinari»
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BIELLA - E’ l’ora delle riflessioni, della ricerca delle prove difensive, del modo di giustificare episodi contestati non all’apparenza così gravi come poteva anche sembrare in un primo momento, quando lo scandalo dei presunti “furbetti del cartellino” in Comune è esploso. Conclusi gli interrogatori di garanzia degli otto principali indagati, alcuni legali paiono respirare aria di ottimismo. C’è chi ha risposto alle domande del giudice con l’intenzione di giustificare ogni episodio contestato, per ipotesi che vanno dalla truffa ai danni dello Stato al peculato. C’è chi ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, un diritto, in attesa che la Procura scopra tutte le carte in suo possesso e i tanti omissis che compaiono nelle 230 pagine dell’ordinanza lascino il posto a eventuali nomi e a fatti.
Tra gli indagati c’è anche chi avrebbe chiesto un conteggio dettagliato di tutte le ore straordinarie effettuate e non pagate.
V.Ca.

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 10 ottobre 2016

BIELLA - E’ l’ora delle riflessioni, della ricerca delle prove difensive, del modo di giustificare episodi contestati non all’apparenza così gravi come poteva anche sembrare in un primo momento, quando lo scandalo dei presunti “furbetti del cartellino” in Comune è esploso. Conclusi gli interrogatori di garanzia degli otto principali indagati, alcuni legali paiono respirare aria di ottimismo. C’è chi ha risposto alle domande del giudice con l’intenzione di giustificare ogni episodio contestato, per ipotesi che vanno dalla truffa ai danni dello Stato al peculato. C’è chi ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, un diritto, in attesa che la Procura scopra tutte le carte in suo possesso e i tanti omissis che compaiono nelle 230 pagine dell’ordinanza lascino il posto a eventuali nomi e a fatti.
Tra gli indagati c’è anche chi avrebbe chiesto un conteggio dettagliato di tutte le ore straordinarie effettuate e non pagate.
V.Ca.

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