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Crisi basket, "Specchio di un territorio"

Atripaldi: "Capisco e condivido delusione, amarezza, rabbia, senso di vuoto, ma l’epilogo è annunciato almeno da dodici anni".

Crisi basket, "Specchio di un territorio"
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Pr la Città di Biella la perdita della Serie A2 di basket non è solo un triste fatto sportivo, nonostante il solito muro di gomma che tiene ostaggio il Biellese abbia respinto in malo modo al mittente reiterati segnali di aiuto (davvero mal lanciati, però). L’eco della notizia è arrivata in tutta Italia, commentata sui social da migliaia di persone, ex rossoblù, avversari, appassionati di basket.

La visione di Atripaldi

Co-fondatore e dirigente storico del Club, Atripaldi ha vissuto da lontano, dopo aver cambiato mestiere, questo ultimo anno di agonia della sua (e, sul serio, di pochi altri) creatura.  Da dirigente sportivo navigato ed ex giornalista, Atripaldi ha affidato il suo pensiero ai Social: "Capisco e condivido delusione, amarezza, rabbia, senso di vuoto, ma l’epilogo è annunciato almeno da dodici anni - ha scritto -. Una squadra di eccellenza é l’espressione del territorio in cui vive. Davvero qualcuno pensava che la squadra di basket potesse sopravvivere a un declino in atto da molto tempo? Una lunga teoria di aziende chiuse, migliaia di persone senza lavoro, una tristezza che si avverte appena si torna qui. Detto questo non condivido invece il clima da funerale. Non è morto niente e nessuno. Alzare i patiboli non ha mai portato da nessuna parte e soprattutto é ingeneroso verso una storia gloriosa di 28 anni".

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