Dario Fo, l’ultimo progetto a Biella

Dario Fo, l’ultimo progetto a Biella
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BIELLA - Quale sia stato l’ultimo progetto, l’incompiuto di un grande. Capita spesso di chiederselo, quando un personaggio illustre, distintosi in un qualsiasi campo, viene a mancare. E se ci si chiedesse: l’ultimo progetto di Dario Fo? La risposta è: riguarda Biella, proprio lei. E si farà? Sì, pare proprio si farà. Senza di lui, in omaggio a lui.

Questo è il caso, appunto, di un premio Nobel per la Letteratura, che di nome fa Dario Fo. Attore e commediografo che ha spaziato dai copioni farseschi degli anni Sessanta al teatro politico dei Settanta, fino alle ultime opere incentrate soprattutto sui grandi dell’arte. Un “monumento del teatro italiano”, così è stato definito dalla critica, che, prima di andarsene la scorsa settimana all’età di 90 anni, ha dedicato la sua vena creativa - e qui la curiosità diventa, forse, sorpresa - a un progetto che lo avrebbe portato, non di persona ma idealmente e concettualmente certo, a Biella.

A stabilirlo una coincidenza. Risale appena al 3 ottobre scorso, infatti, la delibera con la quale la giunta comunale di Biella si è espressa a favore dell’organizzazione, in collaborazione con la Fondazione Crb, della mostra “Darwin. L’universo impossibile narrato da Dario Fo con dipinti e pupazzi”, a cura della onlus “Il Nobel per i disabili”. Un evento previsto al Piazzo, nelle sedi di Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa, e fissato tra poco, ovvero da sabato 29 ottobre, fino all’8 dicembre.

Dario Fo ha seguito questo progetto espositivo itinerante e «composto - si legge nella delibera - da circa 140 opere» da lui realizzate. Dipinti, sculture, pupazzi, sagome, bassorilievi e figure intagliate, che intrecciano, in una narrazione per immagini, la storia di Darwin alla discussione scientifica alle polemiche con la Chiesa.

Allestimento già completato nei due palazzi del Piazzo. Seguito con attenzione, da Milano, dallo stesso Fo, che sarebbe stato presente in video, impossibilitato dalle sue difficili condizioni di salute.

I destinatari sono grandi e piccoli. La mostra è corredata, infatti, da una ricca attività didattica rivolta alle scuole medie e superiori, realizzata dagli attori della compagnia teatrale di Fo. L’eventuale ricavato, ottenuto dalla vendita dei quadri in mostra, è destinato a progetti di sostegno realizzati dalla onlus “Il Nobel per i disabili”. Nel mezzo, la sua scomparsa. Ma voci autorevoli confermano: tutto questo si farà.

Giovanna Boglietti

BIELLA - Quale sia stato l’ultimo progetto, l’incompiuto di un grande. Capita spesso di chiederselo, quando un personaggio illustre, distintosi in un qualsiasi campo, viene a mancare. E se ci si chiedesse: l’ultimo progetto di Dario Fo? La risposta è: riguarda Biella, proprio lei. E si farà? Sì, pare proprio si farà. Senza di lui, in omaggio a lui.

Questo è il caso, appunto, di un premio Nobel per la Letteratura, che di nome fa Dario Fo. Attore e commediografo che ha spaziato dai copioni farseschi degli anni Sessanta al teatro politico dei Settanta, fino alle ultime opere incentrate soprattutto sui grandi dell’arte. Un “monumento del teatro italiano”, così è stato definito dalla critica, che, prima di andarsene la scorsa settimana all’età di 90 anni, ha dedicato la sua vena creativa - e qui la curiosità diventa, forse, sorpresa - a un progetto che lo avrebbe portato, non di persona ma idealmente e concettualmente certo, a Biella.

A stabilirlo una coincidenza. Risale appena al 3 ottobre scorso, infatti, la delibera con la quale la giunta comunale di Biella si è espressa a favore dell’organizzazione, in collaborazione con la Fondazione Crb, della mostra “Darwin. L’universo impossibile narrato da Dario Fo con dipinti e pupazzi”, a cura della onlus “Il Nobel per i disabili”. Un evento previsto al Piazzo, nelle sedi di Palazzo Ferrero e Palazzo Gromo Losa, e fissato tra poco, ovvero da sabato 29 ottobre, fino all’8 dicembre.

Dario Fo ha seguito questo progetto espositivo itinerante e «composto - si legge nella delibera - da circa 140 opere» da lui realizzate. Dipinti, sculture, pupazzi, sagome, bassorilievi e figure intagliate, che intrecciano, in una narrazione per immagini, la storia di Darwin alla discussione scientifica alle polemiche con la Chiesa.

Allestimento già completato nei due palazzi del Piazzo. Seguito con attenzione, da Milano, dallo stesso Fo, che sarebbe stato presente in video, impossibilitato dalle sue difficili condizioni di salute.

I destinatari sono grandi e piccoli. La mostra è corredata, infatti, da una ricca attività didattica rivolta alle scuole medie e superiori, realizzata dagli attori della compagnia teatrale di Fo. L’eventuale ricavato, ottenuto dalla vendita dei quadri in mostra, è destinato a progetti di sostegno realizzati dalla onlus “Il Nobel per i disabili”. Nel mezzo, la sua scomparsa. Ma voci autorevoli confermano: tutto questo si farà.

Giovanna Boglietti