Due anni con i doppi benefici per otto chili di droga, nello specifico marijuana, peraltro non proprio della migliore come in un primo momento si era invece ipotizzato e quindi con un contenuto di principio attivo poco concentrato. E’ la condanna inflitta mercoledì mattina (29 giugno) al termine del processo con rito abbreviato nei confronti di due insospettabili residenti a Biella, M. P., 36 anni, e G. B., 37 anni, incensurati e con un lavoro stabile. Erano rappresentati dall’avvocato Domenico Duso. Il pubblico ministero, Paola Francesca Ranieri, aveva chiesto per entrambi gli imputati una condanna a tre anni e due mesi di reclusione.
Con il corriere espresso
I fatti risalgono al 26 marzo dell’anno scorso quando i due erano stati fermati dai Carabinieri a Vigliano mentre viaggiavano su una Panda e trovati in possesso degli otto chili e 200 grammi di marijuana (la foto è di repertorio). I militari avevano poi scoperto che i due si sarebbero fatti spedire dalla Spagna la droga all’interno di un pacco. La marijuana – a loro dire – doveva poi essere consegnata a un tizio nel Milanese. Per aggirare forse le restrizioni imposte dalle “zone rosse” a causa del Covid e far arrivare la droga nel Biellese dalla Penisola Iberica, gli imputati erano ricorsi a un normale corriere espresso, nello specifico la FedEx, con sede a Vigliano. Erano però stati scoperti e arrestati dai Carabinieri.