Processo al sindaco: «Ecco la mia verità»
Corradino ha provato a ribattere colpo su colpo: «Solo nell’interesse pubblico»
E' stato il giorno più importante del processo per peculato contro il sindaco Claudio Corradino, accusato d'aver utilizzato in modo improprio sia sette volte le "auto blu" prima del Comune di Biella e poi di Cossato per farsi - secondo l'accusa - gli affari propri, sia allo stesso modo d'aver utilizzato il piccolo fuoristrada Suzuki Jimny della Protezione civile per effettuare un sopralluogo alla Bossola di Netro dove l'auto si era poi ribaltata a causa della fitta nevicata e delle strade rese impraticabili.
Interrogato
Il sindaco di Biella ha ricostruito per filo e per segno i motivi per i quali aveva utilizzato le auto del Comune prima e della Protezione civile poi, ribadendo che sempre lo aveva fatto «nell'interesse della pubblica amministrazione» e mai a titolo prettamente personale.
Auto blu fuori casa
Il momento clou dell’udienza di martedì, si è avuto quando il Pubblico ministero ha parlato delle due volte che la Bmw del comune di Biella sarebbe rimasta posteggiata davanti a casa di Corradino a Cossato anche di notte.
V.Ca.
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