5G, Uncem: “Si coprano anche le aree montane”
Gli interventi lanciati dal PNRR sono finalizzati a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in più di 2000 aree del Paese.
"Tra la tanta retorica sul PNRR, di una cosa sono certo ed è relativa alla sconfitta del digital divide. Se usiamo bene le risorse previste per la digitalizzazione e le infrastrutture digitali nel Paese, possiamo eliminare una delle grandi sperquazioni. Il digital divide è un'emergenza che Uncem evidenzia da due decenni. Il Ministro Colao, proprio un anno fa, mi annunciava l'impegno nel rispondere alle istanze di Uncem sulla telefonia mobile, con investimenti sul PNRR per evitare criticità e avere ancora telefoni che nei territori montani non prendono. Vogliamo come Uncem avere fiducia sui primi bandi del 5G lanciati nei giorni scorsi. Si coprano tutte le aree montane del Paese. In fretta e bene".
Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
5G
Gli interventi lanciati dal PNRR sono finalizzati a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in più di 2000 aree del Paese. Il finanziamento pubblico previsto dai bandi arriverà a coprire fino al 90% del costo complessivo delle opere. I due miliardi previsti dai bandi si aggiungono ai 3,7 miliardi stanziati per il bando Italia a 1 Giga, ai circa 600 milioni per connettere scuole, ospedali e strutture sanitarie e agli oltre 45 milioni per raggiungere le isole minori, previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2022.