Spaccio di droga in parrocchia: ovazione e standing ovation all'omelia di don Ezio Saviolo
La "preghiera" del parroco del Villaggio Lamarmora dopo l'arresto per droga ed estorsione di due giovani alloggiati nella casa parrocchiale e di un terzo di Vallemosso
Dopo le notizie diffuse sui media in merito all'episodio di spaccio e detenzione di droga che ha coinvolto due ragazzi rifugiati ospitati nella casa parrocchiale del Villaggio Lamarmora, tutta la Comunità si è stretta attorno al parroco Don Ezio Saviolo, confortandolo ed esortandolo a continuare nella sua opera di accoglienza.
L'arresto dei tre giovani dopo le accuse di estorsione
Come rivelato sullo scorso numero di Eco di Biella, a finire nei guai sono stati tre stranieri, due alloggiati nella stessa casa parrocchiale e un terzo abitante a Vallemosso. A loro si è arrivati dopo le rivelazione di un 35enne biellese che si riforniva di hashish e cocaina dai tre stranieri, vittima di un tentativo di estorsione. I tre, arrestati dalla Squadra Mobile della Questura di Biella, avevano sottratto al "cliente" computer e tv per ottenere il pagamento di 350 euro per debiti di droga.
"Durante la Santa Messa delle ore 10,30 di domenica scorsa 16 Gennaio - si legge in una nota a firma della Comunità parrocchiale del Villaggio - la Preghiera dei Fedeli che è stata enunciata, era un condensato dei messaggi che sono arrivati in parrocchia. L'omelia di Don Ezio Saviolo, terminata con le sue illuminate esternazioni sull'episodio, è stata applaudita con una standing ovation durata qualche minuto, tra i presenti c'era moltissima commozione".
Questa la preghiera legga da don Ezio
SIGNORE DIO, Tu conosci i fatti di cronaca capitati nel nostro quartiere. Tu conosci i cuori degli uomini e delle donne di questo luogo; conosci l’animo e le ansie dei ragazzi ospitati in parrocchia. Tu sai il bene e la profondità della carità del nostro prete Ezio: la sua cura per i meno visibili, la sua attenzione per gli ultimi, il suo tempo per gli altri. Insomma, Tu ci conosci tutti: eccoci quindi davanti a Te, PADRE BUONO E DIO NOSTRO.
TI PREGHIAMO INSIEME E DICIAMO: ASCOLTACI O SIGNORE…
Innanzi tutto preghiamo per la chiesa, Sposa di Cristo, perché sappia sempre generare nuovi figli di Dio, con l’annuncio e la testimonianza. PREGHIAMO
Veniamo adesso ai fatti di casa nostra: per cominciare vogliamo esprimere massima solidarietà e vicinanza al caro Don Ezio, prete che vive da padre l'accoglienza di figli con difficoltà: questa non è una sconfitta ma un insegnamento. Proprio come per ogni madre e padre che ogni giorno ci provano e lottano per crescere i loro figli contro le insidie di un mondo impoverito di valori. Grazie di cuore, don Ezio, per l'esempio; anzi, caro don, continua a essere stimolo di amore e di fraternità per la nostra pigrizia e le nostre resistenze. PREGHIAMO.
Poi vogliamo pregare per i ragazzi ospiti della casa parrocchiale, perché, aiutati dalla nostra stima e dal nostro sostegno, resistano alla tentazione del guadagno facile che li rende comunque vittime, e si allontanino da gente senza scrupoli che li spinge sulle vie del male. Possano trovare, nella nostra testimonianza, il desiderio e la gioia di una vita onesta e buona, PREGHIAMO
In terzo luogo vogliamo rispondere al Tuo invito che risuona sempre forte nei nostri cuori e ci esorta da sopra il Tuo altare: “ero forestiero e mi avete ospitato”. Aiutaci a dire in parole e opere la nostra volontà di essere sostegno per ogni debolezza, di essere risorsa per chi è caduto, di essere casa per ogni bisognoso, di essere pane per ogni affamato, di essere consolazione per ogni afflitto, di essere accoglienza per chi non ha posto, di essere misericordia per ogni povero, PREGHIAMO…
Infine, Signore, guarda la tua comunità: aiutaci, tutti insieme, ad essere sempre più padri e madri dei tanti figli di questo mondo e di questa parrocchia. Aiutaci, in una parola, ad assomigliarti ogni giorno un po’ di più, Tu che sostieni il mondo con il tuo sguardo di forza e tenerezza. E grazie, SIGNORE, per l’esempio che ci dai, donandoci un prete come don Ezio, PREGHIAMO…