Dottore in farmacia da 110 e lode
Ha 24 anni e nella vita sogna di lavorare per una grande azienda
Dottore in farmacia da 110 e lode
Si è laureato pochi giorni prima di Natale con il massimo dei voti: 110 e lode. Un risultato, quello ottenuto da Christian Fusaro, 24 anni compiuti lo scorso novembre, che ha inorgoglito l’intera comunità di Coggiola, tanto da indurre il neo sindaco, Paolo Setti, a inviare una nota di congratulazioni agli organi di stampa per la pubblicazione. «In data 17/12/2021 – si legge nella comunicazione del sindaco - il nostro concittadino Christian Fusaro ha conseguito presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara la laurea in Farmacia Sperimentale con il punteggio di 110 e lode. L’Amministrazione Comunale di Coggiola si complimenta con il neo dottore per la sua brillante carriera di studio. Ancora tanti auguri per il traguardo raggiunto».
Il percorso di studi
«Concludere il percorso di studi con un quel punteggio – racconta ad Eco il giovane neo laureato – è stato davvero un bel regalo di Natale. Ho discusso la tesi il 17 dicembre, giorno che per molti scaramantici è un po’ sfortunato. Per me invece non lo è stato affatto, anzi: sono molto contento».
Un percorso di studi, il suo, iniziato al liceo scientifico, indirizzo “scienze applicate” di Valle Mosso: «Una scuola superiore in cui ho imparato molto – racconta ancor – ma quanto ero in quinta superiore, buio totale. Non sapevo cosa fare del mio futuro. L’iscrizione alla facoltà di farmacia a Novara è stata una scelta fatta d’istinto». Si è immatricolato nel primo anno in cui era stato soppresso il test d’ingresso: «Il numero di matricole quell’anno era sei volte superiore al normale – racconta – anche se alla fine pochi di noi hanno concluso in tempo utile l’università».
Durante il suo percorso di studi Christian ha poi fatto il tirocinio nella farmacia Cazzaniga di Crevacuore e la tesi di laurea tra Novara e Elche (Spagna).
Per esercitare dovrà prima superare l’esame di Stato: «Devo attendere la prossima sessione – spiega – che si terrà in primavera, presumibilmente a maggio o giugno. Nel frattempo sono stato contattato da una farmacia del Biellese, dalla quale ho ricevuto una proposta che mi interessa molto: avrei possibilità di iniziare ad avvicinarmi sul serio al lavoro per il quale ho studiato, anche se dovrò sempre stare solo sul retro, in quanto senza il superamento dell’esame di stato non è concesso stare a contatto con il pubblico e con i clienti. Tuttavia è una bella occasione: l’università prepara in modo teorico ma non pratico».
E per il futuro? «Una strada l’ho tracciata con il percorso di studi: da grande mi piacerebbe fare qualcosa di bello, magari poter lavorare nel campo della ricerca per una grande azienda farmaceutica».
Sh.C.