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La Provincia: “Termini istanza termovalorizzatore non scaduti”

La nota dell’amministrazione provinciale.

La Provincia: “Termini istanza termovalorizzatore non scaduti”
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L’Amministrazione provinciale con la presente intende fornire puntuale riscontro alle affermazioni di Legambiente, riportate su alcuni organi di stampa, in ordine al progetto presentato dalla “A2A Ambiente” S.p.A. riguardante un “Impianto per la produzione di energia elettrica e termica mediante combustione di rifiuti speciali non pericolosi in Comune di Cavaglià ”.

Con riferimento a quanto invocato dall’Associazione circa la necessità di procedere all’archiviazione dell’istanza in esito alla scadenza dei termini di verifica della completezza della documentazione, va purtroppo rilevato che detto rilievo è la conseguenza di una lettura frettolosa ed errata della normativa in materia di V.I.A.

L'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. cui fa riferimento Legambiente per invocare a gran voce l'archiviazione dell'istanza di cui trattasi non è infatti la corretta disciplina applicabile a questa procedura provinciale, in quanto tale articolo disciplina le procedure gestite dallo Stato (Ministero).

Proseguendo nella lettura degli articoli del Testo Unico Ambientale citato, l’Associazione avrebbe trovato l'art. 27 bis, il quale reca come rubrica "Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale", che regola la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per le tipologie progettuali di competenza delle Regioni, cui il progetto della "A2A Ambiente" S.p.A. fa capo in esito alle deleghe operate dalla Regione Piemonte alle Province in campo ambientale.

Un’attenta lettura dei riferimenti normativi richiamati può consentire agevolmente di verificare che i termini procedimentali nei due articoli di legge non coincidono: i tempi di verifica della completezza documentale nell’art. 23 sono di 15 gg, mentre nel caso dell’art. 27-bis sono di 30 giorni, inoltre la disposizione riguardante l’obbligo per l’autorità procedente di procedere all’archiviazione dell’istanza, presente in entrambi gli articoli di legge richiamati, è prevista nell’ipotesi in cui entro il termine stabilito il proponente non depositi la documentazione integrativa richiesta, eventualità che non si è verificata nel procedimento in esame. Infatti la richiesta di integrazioni è stata formalizzata in data 20 Agosto 2021, conseguentemente il termine di 30 giorni andava a scadere il 19 Settembre 2021, tuttavia poiché si trattava di un giorno festivo la A2A Ambiente” S.p.A. ha scadenza è prorogata di diritto al primo giorno seguente non festivo, 20 Settembre 2021, giorno nel quale depositato, pienamente nei termini, le integrazioni.

Sebbene si tratti di una società non nuova a procedimenti complessi sotto l’aspetto giuridico amministrativo come quello in esame, resta il dubbio se l’avvenuta consegna, proprio nell’ultimo giorno utile, sia stata pianificata dal proponente ovvero sia stata in qualche modo invocata dall’intempestiva campagna di stampa promossa da Legambiente sulla presunta scadenza dei termini di verifica.

Si ricorda infine che la Provincia, nell’ottica di garantire la massima trasparenza dell’attività amministrativa, imparzialità ed efficacia, ha deciso di avvalersi per la fase di Consultazione del Pubblico, dello strumento dell’Inchiesta Pubblica, che attiverà insediando a breve termine apposito organo inquirente costituito da un presidente assistito da tre esperti di comprovata competenza nel settore, designati dal Presidente della Giunta Regionale, dal Presidente della Provincia e dai Sindaci dei Comuni interessati: Cavaglià e Santhià nel caso specifico.

Quanto evidenziato conferma che la Provincia ha operato nel pieno rispetto della normativa di riferimento, cercando di favorire la massima partecipazione del pubblico, sarebbe auspicabile, nell'ottica di correttezza e trasparenza con la quale la scrivente Amministrazione ha sempre gestito i propri procedimenti amministrativi che Legambiente, prima di avanzare a carico della Provincia illazioni riguardanti presunte condotte illegittime, operasse una corretta disamina dei fatti e della normativa di riferimento, tenendo presente che gli Uffici preposti sono sempre disponibili a fornire chiarimenti in considerazione della notevole complessità dell’impianto normativo.

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