Raccolta del sangue in crisi, caccia a 80 operatori sanitari

Un appello dalla Regione Piemonte e segnatamente dall'Assessorato alla Sanità, è stato rivolto in queste ore agli operatori sanitari per la raccolta di sangue. Nei giorni scorsi nella sede dell’Assessorato alla Sanità si è svolto un incontro tra la Direzione regionale, la Struttura regionale di coordinamento trasfusionale ed alcuni rappresentanti delle associazioni dei donatori di sangue che gestiscono l’attività di raccolta, presente l’assessore regionale alla Sanità.

Mancano all'appello 80 unità tra medici e infermieri

Dalle associazioni è arrivata la segnalazione della carenza di personale sanitario da dedicare alla raccolta di sangue ed emocomponenti, dovuta principalmente al contemporaneo impiego dello stesso nelle attività urgenti legate alla pandemia Covid. Attualmente la carenza di personale è stimata in circa 80 unità tra medici ed infermieri.

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte lancia dunque un appello al personale sanitario per sensibilizzarlo su questa necessità che con il passare del tempo rischia di diventare una vera e propria emergenza.

In Piemonte 380 punti di raccolta fissa e mobile

Il Piemonte è da sempre una delle prime Regioni in Italia per donazione di sangue, in particolare è quella che cede più sangue alle altre regioni. Nella nostra regione, la rete trasfusionale, coordinata dalla dottoressa Arabella Fontana, dispone di 380 punti di raccolta fissa e mobile: una diffusione capillare, che ha permesso di raggiungere e mantenere gli eccellenti risultati di questi anni, anche grazie alla sensibilità ed all’altruismo di tanti donatori.

Chiunque fosse interessato a raccogliere l’appello può rivolgersi al Servizio Trasfusionale più vicino alla propria residenza oppure scrivere ai seguenti indirizzi e-mail: info@avispiemonte.it e segreteria@fidasadsp.it

A Biella la Sede Avis è in Via Orfanotrofio 35