lettera al ministro bianchi

Gli insegnanti del liceo "Sella" tornano a farsi sentire: "Le istituzioni devono trovare alternativa alla Dad"

Si dicono sconcertati: il loro è un "no" deciso al rientro in Dad da lunedì. 

Gli insegnanti del liceo "Sella" tornano a farsi sentire: "Le istituzioni devono trovare alternativa alla Dad"
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Tornano a farsi sentire, gli insegnanti del liceo "G. e Q. Sella" e scrivono tra gli altri al Ministro Patrizio Bianchi. Si dicono sconcertati: il loro è un "no" deciso al rientro in Dad da lunedì.

La lettera dei docenti del liceo Sella

"A pochi giorni dal rientro a scuola, un rientro desiderato e atteso dopo un anno e mezzo di didattica a distanza, una serie di brutte notizie investe il Liceo “G. e Q. Sella” di Biella, con tutto il suo personale, gli studenti e le famiglie. Dalla fine di agosto, infatti, in seguito al ritrovamento di particelle di amianto, viene inevitabilmente disposta la chiusura della scuola per bonifica.

Si susseguono incontri e riunioni, vengono coinvolte le diverse istituzioni del territorio, ma restano poco chiare e soddisfacenti modalità e tempistiche degli interventi e soprattutto non sono ancora individuate e preparate sistemazioni alternative per tutte le classi: il 13 settembre meno della metà degli studenti della nostra scuola potrà iniziare l’anno scolastico all’interno di una struttura adeguata. E così si è deciso che la Dad potrà essere un valido sostituto. Di nuovo. A pochi giorni dalla ripresa delle lezioni. Dopo un anno e mezzo di
fatica e distanza. Dopo risultati disastrosi alle prove Invalsi. E nonostante la direttiva ministeriale di ricorrere alla Dad solo per emergenze sanitarie.

Noi docenti del Liceo Sella, in accordo con il preside, restiamo sconcertati dalla notizia e dalla scarsa efficacia con cui le istituzioni si stanno prendendo cura del sistema scolastico, dei lavoratori e soprattutto dei ragazzi che nella scuola crescono e si formano. Questa problematica è anche la diretta conseguenza di una scarsa cura in generale per l’edilizia pubblica e scolastica in particolare, che nel nostro Paese è spesso fragile, ma richiama l’attenzione solo quando il danno è visibile e l’emergenza ormai inevitabile.

Noi docenti svolgeremo il nostro dovere, ma ci opponiamo all’idea che la Dad possa essere sempre un valido sostituto della didattica in presenza e che gli sforzi messi in atto per garantire un servizio e una presenza costanti durante la pandemia possano diventare la giustificazione per non cercare tempestivamente alternative efficaci.

Chiediamo quindi alle istituzioni di attivarsi per garantire spazi adeguati a tutte le classi nel più breve tempo possibile e di fornire una tabella di marcia rigorosa e dettagliata per lo svolgimento dei lavori necessari. Auspichiamo quindi che il risanamento del Liceo "G. e Q. Sella" avvenga nel più breve tempo possibile, e comunque entro i cinque mesi previsti, per poi tornare al nostro lavoro di insegnanti, lasciando alle istituzioni il compito di reperire luoghi consoni alla didattica, per ristabilire quei rapporti sociali interrotti dalla pandemia del secolo, dall'indifferenza e individualismo incentivati dagli strumenti informatici, Dad compresa.

Vorremmo quindi che venisse riconosciuto il principio di solidarietà della Costituzione italiana (art. 2): <<La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale>>, motivo per il quale siamo tutti chiamati al rispetto dei nostri reciproci ruoli istituzionali".

Docenti del Liceo “G. e Q. Sella”
Biella

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