Lutto a Biella dove ha prestato servizio per decenni, per la morte del Maresciallo dei carabinieri Nicola Del Vecchio, avvenuta ieri a Caserta. Carabiniere vecchio stampo, grande investigatore, è stato al centro di tutte le più importanti inchieste della Procura di Biella quando era a capo della sezione di Polizia giudiziaria, al fianco dei vari pm che si sono succeduti negli anni 90 in particolare, da Federico Panichi a Maria Luisa Ferrari, al procuratore capo dell’epoca Enrico Gumina. Di quella sezione facevano già parte colleghi come i marescialli Nicola Santimone e Tindaro Gullo, attuale capo della sezione di Pg dei carabinieri in procura.
Del Vecchio, in particolare si distinse per aver risolto, trent’anni fa – con Santimone e Gullo – il caso dell’omicidio del tassista Maurizio Tropeano, freddato con un colpo di pistola da Tommaso Biamonte, che dopo l’omicidio era fuggito in Francia e poi in Olanda, dove fu trovato a arrestato. “Che dire…ho perso un fratello. Quanti bei ricordi – lo ha ricordato proprio il maresciallo Santimone – È stato per me un maestro di vita, mi ha insegnato tanto. Lui lo sa…gliel’ho sempre detto”.
A dare notizia della scomparsa del maresciallo Del Vecchio il figlio Alfonso e in poche ore sono state centinaia i messaggi di cordoglio per un investigatore che ha lasciato a Biella un grandissimo ricordo.
Sabato 11 settembre, a Pignataro Maggiore, suo paese di origine dell’alto casertano, i funerali nel rispetto delle sue ultime volontà, quelle di essere sepolto nella sua terra.