Limite orari slot solo in 8 Comuni
Il richiamo alle amministrazioni comunali e? forte e giunge dal Questore Salvatore Perrone, a pochi giorni dal saluto alla citta?. E l’argomento e? uno dei piu? sentiti, ossia quello dell’orario di accensione delle cosiddette videolottery, ossia le apparecchiature che comportano la possibilita? di giocare somme piu? consistenti e di percepire vincite in danaro (nel Biellese si giocano circa 190 milioni di euro l’anno). Da maggio dell'anno scorso la Regione Piemonte ha deliberato la nuova legge per il contrasto alla ludopatia che prevede anche la possibilita?, attraverso apposite ordinanze comunali, di limitare gli orari di accensione delle videogallery. Rifacendosi proprio a questa possibilita? il questore spiega: «La nuova normativa ha posto a carico dei comuni l’onere di fissare gli orari di esercizio e di svolgimento di questo intrattenimento che continua a mantenere consistenti riflessi in materia di pubblica sicurezza. Si e? verificato che non tutte le amministrazionicomunali della provincia hanno dato seguito a quanto disposto dalla legge regionale, con la conseguenza di creare un disallineamento nel trattamento della disciplina sul territorio e la creazione di indubbi vantaggi per quegli esercizi che hanno sede in comuni ove non e? stato temporalmente regolato l’esercizio dell’attivita? delle sale giochi, con cio? creando situazioni potenzialmente rilevanti per la sicurezza pubblica".
In realta? sono ben pochi i Comuni che hanno adottato ordinanze di questo tipo. A parte Biella, che aveva fatto da capofila con un documento assai restrittivo che aveva da subito suscitato l’ira di tabaccai e di proprietari di sale slot che avevano anche proposto ricorso al Tar, e Valle Mosso, che si era accodata a Biella, risultato al momento solamente altre cinque amministrazioni che hanno firmato l’ordinanza. Si tratta di Cossato, Coggiola, Pray, Trivero, Mongrando e in questi giorni Ronco. Questo comporta la possibilita?, per il giocatore, di spostarsi tranquillamente nei Comuni che non hanno limitato l’orario di accensione (la legge prevede uno stop sino ad otto ore al giorno). Per cercare di ovviare a queste differenze presenti sul territorio, il questore ha inviato una nota ai Comuni per invitare gli stessi a procedere al piu? presto, se ancora non avessero provveduto, a disporre e a emanare il regolamento con cui vengono fissati gli orari entro cui possa essere svolta l’attivita? delle sale giochi. Una richiesta che era arrivata a suo tempo anche dai rappresentanti degli esercizi. Era stata anche paventata una sorta di cabina di regia a livello provinciale, per arrivare a una unificazione dei provvedimenti, ma la proposta e? caduta nel vuoto.
Enzo Panelli
Il richiamo alle amministrazioni comunali e? forte e giunge dal Questore Salvatore Perrone, a pochi giorni dal saluto alla citta?. E l’argomento e? uno dei piu? sentiti, ossia quello dell’orario di accensione delle cosiddette videolottery, ossia le apparecchiature che comportano la possibilita? di giocare somme piu? consistenti e di percepire vincite in danaro (nel Biellese si giocano circa 190 milioni di euro l’anno). Da maggio dell'anno scorso la Regione Piemonte ha deliberato la nuova legge per il contrasto alla ludopatia che prevede anche la possibilita?, attraverso apposite ordinanze comunali, di limitare gli orari di accensione delle videogallery. Rifacendosi proprio a questa possibilita? il questore spiega: «La nuova normativa ha posto a carico dei comuni l’onere di fissare gli orari di esercizio e di svolgimento di questo intrattenimento che continua a mantenere consistenti riflessi in materia di pubblica sicurezza. Si e? verificato che non tutte le amministrazionicomunali della provincia hanno dato seguito a quanto disposto dalla legge regionale, con la conseguenza di creare un disallineamento nel trattamento della disciplina sul territorio e la creazione di indubbi vantaggi per quegli esercizi che hanno sede in comuni ove non e? stato temporalmente regolato l’esercizio dell’attivita? delle sale giochi, con cio? creando situazioni potenzialmente rilevanti per la sicurezza pubblica".
In realta? sono ben pochi i Comuni che hanno adottato ordinanze di questo tipo. A parte Biella, che aveva fatto da capofila con un documento assai restrittivo che aveva da subito suscitato l’ira di tabaccai e di proprietari di sale slot che avevano anche proposto ricorso al Tar, e Valle Mosso, che si era accodata a Biella, risultato al momento solamente altre cinque amministrazioni che hanno firmato l’ordinanza. Si tratta di Cossato, Coggiola, Pray, Trivero, Mongrando e in questi giorni Ronco. Questo comporta la possibilita?, per il giocatore, di spostarsi tranquillamente nei Comuni che non hanno limitato l’orario di accensione (la legge prevede uno stop sino ad otto ore al giorno). Per cercare di ovviare a queste differenze presenti sul territorio, il questore ha inviato una nota ai Comuni per invitare gli stessi a procedere al piu? presto, se ancora non avessero provveduto, a disporre e a emanare il regolamento con cui vengono fissati gli orari entro cui possa essere svolta l’attivita? delle sale giochi. Una richiesta che era arrivata a suo tempo anche dai rappresentanti degli esercizi. Era stata anche paventata una sorta di cabina di regia a livello provinciale, per arrivare a una unificazione dei provvedimenti, ma la proposta e? caduta nel vuoto.
Enzo Panelli